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Scontro acceso in Parlamento: tensioni e accuse tra i partiti

  • Il 23 luglio 2025, la Camera dei Deputati ha ospitato un vivace dibattito politico. Durante la sessione dedicata alla discussione degli ordini del giorno relativi ai vitalizi, Riccardo Ricciardi del Movimento 5 Stelle ha scatenato una polemica definendo 'una porcata' la proposta presentata da Fabio Rampelli, vicepresidente dell'Aula e membro di Fratelli d'Italia.

    L'attacco dei 5 Stelle e la difesa del Centrodestra

    Ricciardi ha criticato duramente la maggioranza, sostenendo che Giorgia Meloni fosse personalmente coinvolta in questa controversa proposta, bloccata solo grazie all'intervento del M5S. In risposta, Giorgio Mulè di Forza Italia ha accusato il M5S di denigrare la dignità dei parlamentari, definendo l'attacco 'di una bassezza assoluta' e invitando alla vergogna per il tono utilizzato.

    Reazioni e ulteriori sviluppi

    Leonardo Donno, sempre del M5S, ha intensificato le accuse affermando che Rampelli avrebbe voluto aumentare gli stipendi di mille euro al mese, descrivendo la proposta come ignobile e simbolo di un tentativo di ripristinare privilegi indesiderati. Rampelli ha negato queste accuse, affermando che l'ordine del giorno incriminato 'non è mai esistito' e criticando il M5S per le politiche del superbonus e del reddito di cittadinanza. Alessandro Colucci di Noi Moderati ha scelto di astenersi dal voto, mentre Rossano Sasso della Lega ha lamentato il degrado del dibattito parlamentare.

    Un confronto aspro che riflette divisioni profonde

    La discussione si è allontanata dagli aspetti tecnici per trasformarsi in uno scontro aperto, con accuse di propaganda e privilegi che hanno evidenziato una profonda polarizzazione tra i partiti, tra chi chiede sobrietà e chi denuncia l'oligarchia parlamentare.

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