L'Italia è testimone di un preoccupante incremento dei casi di virus West Nile, noto anche come febbre del Nilo occidentale. Questa infezione, prevalentemente trasmessa dalle zanzare del genere Culex, sta mostrando un'insolita crescita nel 2025 rispetto agli anni passati.
Il virus colpisce in primo luogo gli uccelli selvatici, ma può anche essere trasmesso agli esseri umani e ad altri mammiferi. Sebbene la maggior parte delle infezioni siano asintomatiche o presentino sintomi lievi, in individui vulnerabili può evolvere in condizioni gravi come l'encefalite o la meningite, mettendo a rischio la vita.
Dalle statistiche dell'Istituto Superiore di Sanità, dall'inizio dell'estate sono stati confermati diversi casi, inclusi decessi dovuti a complicazioni neurologiche. Le autorità sanitarie hanno quindi intensificato il monitoraggio, sia con sorveglianza veterinaria che con il controllo ambientale delle zanzare.