Il caso di Yara Gambirasio, la giovane sfortunata assassinata anni fa, continua a suscitare grande interesse e indignazione in Italia. Massimo Bossetti, il muratore di Brembate Sopra accusato dell'omicidio, è stato condannato all'ergastolo, ma ha sempre mantenuto la sua innocenza.
Recentemente, in un'intervista rilasciata al programma Belve Crime di Francesca Fagnani, Bossetti ha ribadito la sua estraneità ai fatti, sottolineando che il caso non è ancora chiuso. Yara, descritta come una ragazza piena di sogni e appassionata di danza, non è mai tornata a casa dalla palestra quel tragico giorno.
Le mosse della difesa
Gli avvocati di Bossetti, tra cui Paolo Camporini, lavorano incessantemente per dimostrare la sua innocenza. Camporini ha evidenziato come il DNA trovato sulla scena del crimine non corrisponda a quello di Bossetti e come ci siano prove non considerate durante il processo. Queste novità potrebbero portare a una revisione completa del processo.
Nonostante le speranze della difesa, al momento non ci sono conferme ufficiali riguardo una possibile revisione del processo. Tuttavia, il materiale probatorio disponibile è vasto e include fotografie ad alta risoluzione, analisi e dati genetici che potrebbero essere decisivi.
Il legale di Bossetti ha fatto riferimento anche ad altri casi simili in cui la revisione del processo ha portato a nuovi sviluppi significativi, esprimendo la speranza che anche il caso di Yara possa avere un esito simile.
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