L'estate porta con sé il richiamo del mare e delle vacanze, ma nasconde anche pericoli meno noti, come il batterio Vibrio vulnificus. Questo microrganismo, che predilige le acque salmastre, è stato recentemente al centro delle cronache per aver causato gravi infezioni e decessi negli Stati Uniti. L'infettivologo Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova, ha evidenziato il rischio attraverso un video su Instagram, invitando alla cautela.
Il Vibrio vulnificus è conosciuto come il batterio 'mangia-carne' per la sua capacità di necrotizzare rapidamente i tessuti umani se entra in contatto con ferite aperte. Questo può portare a infezioni severe e, nei casi più gravi, a morte. Bassetti ha sottolineato l'influenza del cambiamento climatico nella diffusione di questo batterio, che può essere trasmesso anche attraverso il consumo di molluschi crudi, come le ostriche.
Come si trasmette il Vibrio vulnificus e quali sono i sintomi
Il batterio si trasmette principalmente attraverso il contatto diretto tra ferite aperte e acqua contaminata o per via alimentare, mangiando frutti di mare crudi o poco cotti. I sintomi variano a seconda della via di esposizione: infezioni cutanee possono causare arrossamenti, gonfiore e dolore, mentre l'infezione alimentare può provocare diarrea, vomito e febbre. Il tasso di mortalità può raggiungere il 20%, spesso entro 24-48 ore dall'apparizione dei sintomi.
Dove si trova il batterio Vibrio vulnificus: dagli USA al Mediterraneo
Negli Stati Uniti, il batterio è prevalente lungo le coste del Golfo del Messico e dell'Atlantico. Recentemente, casi sono stati segnalati anche in Europa, per esempio nello Stretto di Messina, dove l'aumento delle temperature ha favorito la sua sopravvivenza. Bassetti ha ribadito l'importanza della prudenza, specialmente per chi ha ferite esposte o consuma molluschi crudi.