La stagione estiva, nonostante il suo clima festoso, porta con sé anche episodi di cronaca nera che spesso scuotono l'opinione pubblica. Proprio in uno di questi periodi, definiti 'bollino nero' per il massiccio flusso turistico, emergono notizie che interrompono bruscamente l'atmosfera di vacanza.
Recentemente, la comunità di Ibiza e il mondo della musica elettronica sono stati colpiti dalla tragica notizia della morte di Michele Noschese, conosciuto artisticamente come DJ Godzi. Noschese, che viveva sull'isola da circa un decennio, non era lì per vacanza ma aveva fatto di Ibiza la sua casa.
La notizia della sua scomparsa è stata diffusa per la prima volta attraverso i social network legati alla scena musicale, scatenando una vasta ondata di messaggi di cordoglio da parte di amici, colleghi e fan. Secondo le informazioni raccolte, sembra che la morte del DJ sia avvenuta in circostanze violente durante una festa nel suo appartamento, quando la polizia è intervenuta probabilmente a seguito di lamentele per il rumore eccessivo.
Testimoni presenti all'evento hanno riferito di un duro confronto tra Noschese e gli agenti, con quest'ultimi che avrebbero reagito con forza eccessiva. La salma è stata poi trasferita all'obitorio, mentre la famiglia è stata prontamente informata dell'accaduto. Un'autopsia sarà condotta per determinare le precise cause del decesso e per verificare l'eventuale coinvolgimento della polizia nelle circostanze della sua morte.
Prima di abbracciare la carriera musicale, Noschese aveva studiato Economia e aveva persino intrapreso un percorso nel mondo del calcio, arrivando a ricoprire un ruolo significativo in Serie A. La sua decisione di dedicarsi alla musica era stata motivata dalla passione per questo mondo. La famiglia ora chiede chiarezza sulla dinamica degli eventi e sull'eventuale responsabilità delle forze dell'ordine, esprimendo incredulità e dolore per la perdita di Michele.
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