Un viaggio che doveva essere un momento di gioia e condivisione tra un padre e sua figlia si è trasformato in una tragedia che ha scosso due nazioni. Luciano Frattolin, un imprenditore italo-canadese di 45 anni, è stato arrestato con gravi accuse legate alla morte della sua bambina di nove anni.
Il viaggio, che aveva come sfondo le bellezze naturali del Canada e degli Stati Uniti, è precipitato nell'orrore quando la piccola è stata trovata senza vita. La chiamata alle autorità è avvenuta sabato sera, con Frattolin che denunciava un rapimento avvenuto in circostanze misteriose, coinvolgendo uomini incappucciati e un furgone sospetto.
Le indagini hanno però preso una direzione diversa. Gli investigatori, analizzando le testimonianze e le immagini di videosorveglianza, hanno iniziato a dubitare della versione del padre. Il corpo della bambina è stato ritrovato in uno stagno vicino a Ticonderoga, a poca distanza dal luogo indicato da Frattolin, e l'autopsia ha rivelato che la causa della morte è stata asfissia da annegamento.
Ulteriori indagini hanno portato alla luce che l'ultimo contatto certo della bambina con la madre era avvenuto tramite una telefonata poche ore prima del tragico evento. Sorprendentemente, i filmati di sorveglianza mostrano i due in apparente serenità a Saratoga Springs poco prima del delitto.
Frattolin, durante l'udienza preliminare, si è dichiarato non colpevole e rimarrà in custodia in attesa del processo. La comunità locale e internazionale rimane in attesa di risposte, mentre si cerca di comprendere la dinamica di quanto accaduto in quelle drammatiche ore.
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