Nell’Fsb, i servizi di sicurezza della Federazione Russa, «è in atto un ammutinamento su larga scala». Lo rivela su Twitter Igor Sushko, osservatore ucraino che nelle ultime settimane è stato in contatto con presunte ‘talpe’ nei servizi russi, che avrebbero inviato resoconti dettagliati sugli errori commessi da Mosca prima e dopo l’attacco a Kiev e sulle crescenti tensioni agli alti livelli del Cremlino.
Sushko riferisce che i ‘ribelli’ sarebbero «un numero rilevante» anche se il loro non sarebbe «un colpo di Stato» bensì un tentativo di convincere l’Occidente a intervenire direttamente per fermare Vladimir Putin. Il quale - secondo una lettera arrivata dall’interno dell’Fsb e riportata sui social - sarebbe tentato di minacciare la Polonia, considerata come un «nuovo possibile obiettivo» per il suo ruolo attivo di sostegno all’Ucraina. Anche se, si precisa, si tratterebbe solo di ‘vuote’ minacce, dal momento che una simile mossa comporterebbe l’intervento della Nato.