Cronaca

Solstizio d'estate: 7 cose da sapere sul giorno più lungo dell'anno

  • Le belle giornate sono iniziate da un pezzo, ma oggi, 21 giugno, si celebra il solstizio d'estate, l'avvio ufficiale dell'estate astronomica, nonché la giornata - intesa come ore di luce - più lunga dell'anno. Sia che lo stiate aspettando da tempo, sia che vi abbia colti di sorpresa, qui trovate alcune curiosità scientifiche su questa annuale ricorrenza.

     

    1) CHE COSA VUOL DIRE, ESATTAMENTE? Dal punto di vista astronomico, il solstizio - dal latino sol, Sole, e -sistere, fermarsi - è il momento in cui il Sole raggiunge, nel suo cammino apparente lungo l'eclittica, il punto di declinazione massima o minima (massima, nel caso del solstizio d'estate). Il Sole culmina allo zenit, nel punto più alto rispetto all'orizzonte del suo percorso annuale.

     

    In particolare, il giorno del solstizio estivo (che quest'anno è il 21 giugno), in tutti i luoghi che si trovano a 23°27' di latitudine nord, i raggi del Sole a mezzogiorno cadono a perpendicolo. Il fenomeno è dovuto all'inclinazione dell'asse terrestre, la stessa ragione per cui abbiamo le stagioni.

     

     

    2) OGGI AVREMO IL CREPUSCOLO PIÙ LUNGO (MA NON PER FORZA IL PIÙ TARDO). Per l'emisfero boreale - il nostro - quello del solstizio estivo è il dì più lungo - o dell'anno, cioè il giorno con il maggior numero di ore di luce (oltre 15 in Italia). Fino ad oggi le giornate sono andate progressivamente allungandosi, da domani in poi andranno accorciandosi fino a culminare nel solstizio invernale, il dì più corto dell'anno, il 21 dicembre 2017.

     

    Oggi la durata del crepuscolo (l'intervallo di tempo prima dell'alba e dopo il tramonto in cui la luce del Sole è comunque visibile in atmosfera) sarà massima nell'emisfero nord, e toccherà un record nel circolo polare artico, dove il Sole trascorrerà gran parte delle 24 ore sopra all'orizzonte. Nell'emisfero boreale, il bagliore solare sarà visibile fino a un'ora e mezza dopo il tramonto. Che non necessariamente, però, sarà il più tardivo dell'anno: dipende dalla latitudine a cui vi trovate.

     

    3) PERCHÉ LA DATA DEL SOLSTIZIO NON È FISSA? Il momento del solstizio ritarda di circa 6 ore l'anno per via del fenomeno della precessione degli equinozi (lo spostamento dell’asse attorno al quale la Terra compie la rotazione giornaliera) e torna artificialmente al punto di partenza ogni 4 anni, quando arriva l'anno bisestile che risistema le cose, un artificio inventato per evitare il progressivo scostamento tra il calendario e le stagioni. E questo è anche il motivo per cui il solstizio d'estate cade il 21 giugno quasi sempre... tranne quando cade il 20, come l'anno scorso. Per la stessa ragione il solstizio invernale cade il 21 o il 22 dicembre.

     

     

    4) QUEST'ANNO IL SOLSTIZIO D'ESTATE COINCIDE CON IL RAMADAN. Le date del mese sacro dell'Islam variano di anno in anno, e nel 2017 terminerà il 24 giugno (per approfondire). Una prova piuttosto intensa, per i musulmani che osservano il digiuno fino a dopo il tramonto alle alte latitudini: in Paesi come l'Islanda, la Norvegia e la Svezia, nel giorno del solstizio d'estate possono esserci fino a 20 ore di luce. In questo caso, come spiega il sito di Vox, i fedeli possono scegliere di seguire l'orario di rottura del digiuno del più vicino paese islamico o della Mecca (Arabia Saudita).

     

    5) CHE COSA C'ENTRA CON STONEHENGE? Nel giorno del solstizio d'estate, un raggio di Sole attraversa un trilite (una struttura composta da due pietre verticali sormontate da un'architrave centrale) e cade sull'altare centrale del sito archeologico: questo "segno" celeste permetteva agli antichi di individuare il passaggio delle stagioni.

     

    Questo grafico della Nasa mostra quale doveva essere l'effetto del Sole al solstizio quando le pietre erano ancora intatte. Ancora oggi, Stonehenge è una delle mete privilegiate il 21 giugno, sia dai seguaci delle religioni di origine celtica, sia da turisti e curiosi.

     

     

    6) NON È IL GIORNO PIÙ LUNGO CHE LA TERRA ABBIA MAI AVUTO. Quello, con ogni probabilità, è già passato: il solstizio d'estate del 1912 è stato il giorno con il maggior numero di ore di luce che il nostro pianeta abbia mai salutato - e il solstizio d'inverno di quell'anno, quello con il numero maggiore di ore di buio. Questo perché la rotazione terrestre sta impercettibilmente, ma gradualmente rallentando per effetto delle forze di marea esercitate dalla Luna, ma allo stesso tempo altri fattori geologici, come lo scioglimento delle calotte polari, compensano il fenomeno imprimendo alla rotazione terrestre una lieve accelerata. Messi tutti i fattori sulla bilancia, il 1912 presentò la durata del giorno (se pur in una misura infinitesimale) maggiore di sempre.

     

    7) MA NON DOVEVA ESSERCI UN'ECLISSI SOLARE? Non oggi. Gli USA assisteranno allo spettacolo dell'eclissi totale di Sole il 21 agosto 2017. Il cono d'ombra del Sole nero taglierà il Paese a metà e si presenterà nel bel mezzo della giornata. Promette di essere uno spettacolo affascinante.

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