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Ospedali: "Una donna incinta su 6 partorisce con il virus"

  • Secondo la Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere, una donna in gravidanza su sei che partorisce è positiva al coronavirus. Su un totale di 404 parti eseguiti in 12 strutture 65 sono avvenuti in area Covid, nella settimana 18-25 gennaio. Complessivamente, dunque, il 16% delle donne ha contratto l'infezione da Sars-CoV-2 e ha partorito con il Covid.

    Tra quelle risultate positive al momento del parto, il 60% non era vaccinato e il 5% aveva sviluppato sintomi respiratori e polmonari tipici della malattia. Un solo neonato, figlio di una non vaccinata, ha contratto l'infezione. "La presenza di pazienti gravide positive - ha spiegato Giovanni Migliore, presidente della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso) - pone un problema dal punto di vista gestionale: a differenza di tante altre condizioni di positività che possono essere gestite in reparti multidiscliplinari, una partoriente positiva al Covid va ricoverata nei reparti di Ostetricia e questo impone la duplicazione dei percorsi per l'assistenza di pazienti negative e positive, che devono essere separate, con il conseguente raddoppio delle risorse necessario. Occorre rivolgere ancora una volta un appello alla vaccinazione a tutte le donne incinte che ancora non hanno aderito alla campagna".

    Dal punto di vista della salute, ha aggiunto Migliore, "il rischio, con l'ampia circolazione di Omicron, di avere l'infezione da SarsCov2 durante i 9 mesi, nei quali la donna è più suscettibile, è altissimo e può generare complicanze nella gravidanza, per la salute della donna e del bambino. La vaccinazione in gravidanza è utile per prevenire l'infezione e minimizzare rischi di complicanze". Il presidente della Fiaso ha inoltre sottolineato che "la profilassi vaccinale è sicura per la madre e per il bambino, protegge entrambi durante la gravidanza e difende il bambino dal virus anche dopo la nascita. Vaccinarsi è il primo regalo che una madre può fare a suo figlio".

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