"Siamo solo all’inizio di queste operazioni militari". Il presidente russo Vladimir Putin, nel corso di un incontro con il Consiglio dei legislatori, a San Pietroburgo, è tornato a parlare della guerra in Ucraina e a minacciare chi interferirà nei piani della Russia. Per lo Zar "i piani dei Paesi occidentali di strangolare economicamente la Russia sono falliti" e "se qualcuno dall’esterno intende interferire negli eventi ucraini, porre una minaccia alla Russia, la nostra risposta sarà fulminea e tempestiva".
La reazione, insomma, sarà una risposta immediata le cui modalità sono già state prese, ha aggiunto Putin, parlando di fronte ai presidenti di Duma e Consiglio della Federazione, vice presidenti, Presidenti delle Commissioni e presidenti delle Assemblee legislative regionali. Insomma, tutti i legislatori della Federazione. Ma quali sarebbero queste modalità? "Abbiamo tutti gli strumenti. Quelli di cui nessuno può vantarsi ora. E noi non ci vantiamo. Se necessario li useremo. E voglio che tutti lo sappiano", ha minacciato Putin che ha accusato l'Occidente di voler dividere la Russia "in pezzi", di aver spinto l'Ucraina verso il conflitto e ha assicurato che il rublo, il sistema bancario, il settore dei trasporti e l'intera economia, ha retto all'impatto delle sanzioni.
Lo Zar è certo di vincere: "Tutti gli obiettivi della missione militare speciale in corso nel Donbass e in Ucraina saranno certamente raggiunti al fine di garantire pace e sicurezza ai residenti delle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, della Crimea russa e del nostro intero Paese nella sua prospettiva storica", ha affermato. Il presidente russo ha accusato in più frangenti l'Occidente di essere "un pericolo per tutto il mondo", ricordando che è stata Mosca a "liberare il mondo dai nazisti".