Auto massaggio e ginnastica facciale: i consigli della facialist Joanna Hakimova
Ha insegnato a migliaia di donne (e celebrities) come mantenere naturalmente la propria bellezza: tra le più note facialist d'Italia, Joanna Hakimova ci racconta come mantenere un viso fresco con esercizi, cura quotidiana e metodi "anti-ritocchino"
«Non sono russa: sono dell’Ex Unione Sovietica». Dietro il sorriso rassicurante di Joanna Hakimova, maestra indiscussa dei trattamenti viso effetto lifting naturale in Italia, si nasconde una ferrea volontà. La stessa con cui crede sia possibile preservare la bellezza, il tono e la giovinezza del volto con un metodo 100% naturale fatto di auto-massaggi e ginnastica facciale: tecniche “anti-ritocchino” con le quali il risultato è certo non immediato, ma assicurato.Ne abbiamo parlato insieme, per capire come fare.
Chi è Joanna?
Biologia e Fisiologa con lunghe esperienze di ricerca scientifica nelle migliori accademie russe, negli ultimi 25 anni si è dedicata allo studio della pelle, in ogni suo segreto. «Quando i muscoli del corpo iniziano a cedere, si va in palestra. Facile vedere persone di una certa età in forma perfetta. Ma anche il viso segue le stesse regole fisiologiche, e allora perché non allenarlo allo stesso modo? Invece si vuole un effetto immediato che solo punturine (se non altre tecniche più invasive) possono assicurare. Ma il risultato non è garantito: chi vi assicura come sarà poi la vostra faccia?».
Step 1: che tipo di invecchiamento avete?
«Partiamo dall’invecchiamento deformativo: accade quando il muscolo cede, e la pelle lo segue. Si perde volume, l’ovale cambia, le palpebre scendono: nascono così solchi nelle occhiaie, o pieghe naso-labiali. In quel caso è fondamentale puntare su esercizi mirati, e non fare filler! Non si parla di una “piega” della pelle come una ruga da riempire, ma di un cambiamento di forma che, se modificato, rischia di cambiare parecchio la morfologia del viso. Ti gonfi e basta: devi far reagire il muscolo con uno “sport” preciso, bastano 5-10 minuti al giorno».
Diverso il caso del volto che Joanna definisce increspato di lievissime rughe, anche se ancora tonico: «Da lontano la forma del viso è ottima, ma avvicinandoti vedi tanti piccoli solchi sui quali l’esercizio non può troppo aiutare. In questo caso importantissimo l’uso di creme adeguate e tanto automassaggio, che le può letteralmente spianare».
Come agire
Nel suo studio milanese Natural Bio Lifting, Joanna coordina un piccolo gruppo di esperte e lei stessa esegue non solo trattamenti viso ma anche corsi ad hoc per chi è interessata: si impara a conoscere (davvero) il proprio tipo di viso e invecchiamento, ma anche i prodotti più indicati «Chiedo alle clienti di portare ciò che usano: capita spesso non vadano bene quel tipo di pelle!».
Se non fosse possibile un incontro con lei (o con i centri di esperte da lei formate) è utilie il libro Self Lifting (Red Edizioni) che, spiega, uscirà a breve in un’edizione aggiornata.
Quando fare il self massage? Al mattino
Secondo Joanna, il momento migliore per dedicare qualche minuto all’arte dell’auto massaggio viso sarebbe il mattino e non la sera. «Per eseguirlo al meglio, la crema non è abbastanza, si assorbe in fretta; l’olio spesso occlude molti tipi di pelle. Il prodotto migliore è la maschera: una buona routine sarebbe quella di metterla ogni mattina e lasciarla in posa mentre ci prepariamo.
Si bagnano poi le mani e si inizia ad eseguire movimenti specifici che distendono i tratti e riattivano la circolazione, risvegliando il metabolismo della pelle: «come quello di tutto il corpo va attivato il mattino, non la sera. Si nutre dall’interno, si porta linfa, ma se facendolo di sera cosa succede? Si va dormire con il rischio di svegliarti con la faccia gonfia».
Le 4 mosse giuste
Il re degli esercizi? La Mummia (1): agisce su un vasto gruppo di muscoli facciali, allenandoli. Lasciate andare la mascella quanto più in basso riuscite; restando in questa posizione e muovendo soltanto le labbra cercate di formare una “O” tendendo leggermente le labbra contro i denti: avvertirete una tensione di tutti i muscoli facciali. Mantenete la posizione per 20-30 secondi. Ripetete 3-5 volte.
Per il collo vince il Pesce (2): utile in caso di collo “flaccido” e doppio mento. Fissate le mani alla base del collo. Sollevate il mento e immaginate il movimento di un pesce dentro un acquario che cerca cibo sul pelo dell’acqua. Dovrete eseguire con la bocca un movimento analogo: tendendo i muscoli del collo e del mento, aprite e chiudete ritmicamente la bocca, sollevando più che potete la mascella. Ripetete il movimento per un minuto, fino ad avvertire una sensazione di bruciore e di indolenzimento.
Contro le guance pendenti arriva la Tartaruga (3): si esegue come l’esercizio del Pesce, ma in questo caso le labbra premono contro i denti. Ripetete fino ad avvertire una lieve stanchezza.
Infine, le Palpebre Regali (4) sono un esercizio molto efficace per sollevare le palpebre. Consiglio di eseguirlo appena sveglie, quando siete ancora a letto. I risultati, non immediati, arriveranno se questa pratica diventerà una vostra abitudine quotidiana. Afferratevi la fronte, ponendo le mani sulla testa in modo che i palmi tengano ferme le sopracciglia, e cominciate a strizzare gli occhi, avvertendo la tensione delle palpebre superiori e senza permettere che le sopracciglia si curvino verso il basso. Mantenete questa posizione quanto più a lungo potete, aprite gli occhi e dopo qualche secondo ripetete 3-5 volte tutta la sequenza.
La sera, basta la detersione
«Abbiamo un film idrolipidico dotato di un pH acido che rappresenta un mezzo di difesa. La sera ci si sente il viso “stanco” perché la pelle ha combattuto tutto il giorno contro aggressioni esterne: ha bisogno di togliersi il “vestito” sporco. Come eliminare il tutto? Con un buon latte detergente, distribuendolo sul viso con anche solo un minuto di lieve massaggio che aiuta i pori a eliminare le tossine. Poi con delle spugnette si toglie tutto. E con il tonico si ristabilisce il Ph».
«Ricordate, inoltre, che la crema notte «va applicata sì con le mosse giuste, ma almeno 1-2 ore prima di andare a dormire… o a essere giovane sarà solo il cuscino!» ci suggerisce l’esperta. Altre sviste a cui stare attente: mettere la crema sul viso e non su pelle e décolleté.
Perché evitare il botox
Per Joanna, naturalmente, la psiche conta. «Molte donne sono così stressate all’idea di invecchiare». E spesso, per porvi un rimedio, «si corre il rischio di ritrovarsi con quella che gli americani chiamano “pillow face”: una “faccia da cuscino” priva di mimica. Influisce anche sulla nostra comunicazione con gli altri: ci esprimiamo anche attraverso le espressioni e un viso troppo “disteso” non comunica nulla».
È la “controindicazione” più comune quando si eccede con l’utilizzo del botox: «Se un muscolo del corpo non si muove per un po’ di tempo, diventa più debole. Allo stesso modo funziona per il volto: troppo botox paralizza alcune zone e innesta un circolo vizioso per cui si è obbligati a bloccarne sempre di più. Si nota, allo stesso tempo, la comparsa di alcune rughe sottili, ad esempio intorno al naso quandi si sorride: sono innaturali, e rivelano che subito che ntorno si è bloccato qualcosa. Meglio impegnarsi elasticizzando la cute!».
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