Il caso di Garlasco, che ha visto la tragica scomparsa di Chiara Poggi nel 2007 nella sua casa di famiglia, continua a generare discussioni e teorie. La giovane fu trovata senza vita nella sua villetta di via Pascoli, e da allora le indagini hanno subito numerosi sviluppi.
Alberto Stasi, allora fidanzato di Chiara, fu inizialmente considerato il principale sospettato, ma le motivazioni dietro il presunto gesto rimangono avvolte nel mistero. Recentemente, con la riapertura delle indagini, sono emersi nuovi dettagli che potrebbero cambiare completamente la direzione del caso. Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara, è ora tra gli indagati, sospettato di aver partecipato al delitto, se non da solo, possibilmente con altri complici.
Sempio, come Stasi, continua a proclamare la sua innocenza, affermando di non essere stato a Garlasco nel momento del delitto. Nel frattempo, altri individui sono stati trascinati ingiustamente nella vicenda dalla stampa, complicando ulteriormente le loro vite a causa dell'attenzione mediatica sul caso.
Massimo Lovati, avvocato che difende Sempio insieme alla collega Angela Taccia, propone una teoria ancora più sorprendente. Lovati sostiene che né il suo assistito né Alberto Stasi siano coinvolti nel delitto, ma piuttosto un sicario professionista, paragonando l'evento all'assassinio di Lev Trockij per mano dell'agente segreto Ramón Mercader nel 1940. Secondo Lovati, questo sicario avrebbe eliminato Chiara dopo che ella aveva scoperto informazioni compromettenti presso il Santuario della Bozzola, teatro di un presunto scandalo.
Nonostante le accuse, gli ospiti di Morning News hanno sottolineato come il vero assassino sembra non avere lasciato tracce significative sul luogo del delitto. Lovati ha rilevato che l'unica impronta trovata potrebbe essere quella dell'assassino, e che non sembra esserci un chiaro movente, dato che Stasi e Chiara erano una coppia apparentemente felice. Ulteriori analisi del DNA hanno rivelato tracce di una terza persona, ma queste sono state considerate contaminazioni e quindi non utili per identificare altri possibili partecipanti al delitto. Il mistero di Garlasco rimane dunque irrisolto, con nuove piste che si aprono a ogni sviluppo.
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