Filippo Turetta rimarrà nell'infermeria del carcere Montorio di Verona finché sarà necessario. Questa è stata la comunicazione della direttrice della struttura, Francesca Gioieni, ai media, descrivendo la situazione attuale del giovane arrestato per l'omicidio della sua ex fidanzata Giulia Cecchettin a poche ore dalla sua laurea.
La situazione di Filippo Turetta nel carcere di Verona
La Playstation di cui tanto si è parlato sui giornali non gli interessa affatto: Filippo Turetta trascorre le sue giornate in carcere, a Montorio Veronese, in completo silenzio. "È assente e disorientato", ha affermato chi lo ha incontrato. A circa due mesi dal suo arresto, il 23enne si trova ancora nel reparto di infermeria. Questo è confermato, come accennato in precedenza, dalla direttrice della struttura Francesca Gioieni.
"È assente e disorientato", nessun privilegio per Turetta
La direttrice ha spiegato che, dopo aver lasciato la sezione di Psichiatria, "rimarrà in questo reparto finché l'equipe multidisciplinare, responsabile della valutazione, lo riterrà necessario". Turetta non sta godendo di alcun privilegio, secondo quanto riportato da Francesca Gioieni. "È come tutti gli altri", ha sottolineato.
Filippo Turetta resta nell'infermeria del carcere di Verona
Questa situazione è stata confermata anche dal sottosegretario Ostellari, che dopo la visita al carcere ha dichiarato: "Non siamo venuti qui per fare polemiche. Mi limito quindi a ribadire che in questa struttura, come nelle altre, non si applicano trattamenti di favore nei confronti di nessuno. Le decisioni su quelle che possono essere le attività trattamentali e ricreative, adatte a ciascun detenuto, vengono prese da personale qualificato". Filippo Turetta non vede i genitori dal 3 dicembre scorso, nonostante la possibilità di incontri settimanali. Probabilmente il padre e la madre del ragazzo hanno ancora bisogno di tempo. Quando gli vengono poste domande, Turetta in carcere non risponde.
Continuano le indagini sulla morte di Giulia Cecchettin: decisive le analisi sulla Fiat Punto nera
Nel frattempo, le indagini proseguono: gli inquirenti stanno lavorando per ricostruire come è avvenuto l'omicidio di Giulia Cecchettin. Si cerca di capire cosa sia successo davvero la sera dell'11 novembre 2023. Non è ancora chiaro se le coltellate inflitte alla giovane di 22 anni siano state fatte all'interno della Fiat Punto nera di Turetta, che è stata analizzata dagli esperti del Ris di Parma nelle settimane scorse. Alcuni carabinieri effettueranno presto l'"analisi dei modelli di sangue", una particolare tecnica che studia la forma e la traiettoria del sangue.