Cronaca

Conte ha firmato il decreto. Da giovedì vietati gli spostamenti

  • Giuseppe Conte ha firmato. Il nuovo dpcm sarà in Gazzetta ufficiale domattina.

    Un testo che non piace alle Regioni che ne hanno preso visione alcune ore fa. "Destano forti perplessità e preoccupazione le disposizioni che comprimono ed esautorano il ruolo e i compiti delle Regioni e delle Province autonome", si legge nel documento firmato dal presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini. "Le Regioni, chiedono "di varare il provvedimento ristori insieme a dpcm", e "rilevano come la seconda ondata della pandemia stia colpendo in maniera generale tutto il territorio nazionale.

    Pertanto ribadiscono la richiesta di univoche misure nazionali e, in via integrativa, provvedimenti più restrittivi di livello regionale e locale". Da chiarire, infine, ''chi può e deve disporre la chiusura al pubblico di strade e piazze nei centri urbani''. Dopo il confronto con i governatori è ripreso in tarda serata l'incontro tra il premier, i capi delegazione delle forze di maggioranza, il ministro Francesco Boccia e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro.

    Il governo è alle battute finali, si lima il dpcm che dovrebbe entrare in vigore, salvo battute d'arresto, domani a mezzanotte 05/11/20. Dpcm: scenario di elevata gravità e di livello di rischio alto C'è uno "scenario di elevata gravità e di un livello di rischio alto" che si "collocano in uno 'scenario di tipo 3". E un altro di "massima gravità" con uno "scenario di tipo 4".

    Nella bozza del Dpcm si prevede una stretta a livello locale. Nella zona rossa dovrebbero essere Lombardia, Piemonte, Calabria, Alto Adige e Valle d'Aosta. Zona arancione Puglia, Liguria e probabilmente il Veneto e Campania. Le Regioni, dopo aver visionato la bozza del dpcm, hanno avanzato in serata proposte e richieste. Ed espresso, come ha evidenziato il governatore ligure, Giovanni Toti, anche delle "perplessità". In primis c'è la richiesta di misure omogenee in tutto il territorio nazionale.

    Poi la richiesta che la valutazione del rischio epidemiologico venga fatto in collaborazione con i dipartimenti di prevenzione regionali. Infine un decreto con indennizzi per le categorie economiche da presentare contestualmente al dpcm, congedo parentale e riconciliazione e ancora esenzione 2020-21 dei tributi per tutte le attività economiche soggette a provvedimenti di chiusura.

    Il nuovo decreto che contiene misure anti-Covid ancora più stringenti per cercare di contenere la seconda ondata di contagi in Italia. Ma soprattutto, ed è questa la novità, il documento prevede regole diverse per aree, denominate rosse, arancioni e verdi. "Il tentativo è quello di non paralizzare il Paese. Toti: "Regioni perplesse, Cts riveli criteri valutazione zone a rischio" "E' stato un dibattito vivace quello sul dpcm - ha dichiarato Toti in una diretta Facebook - la prima osservazione è che la classificazione delle regioni come fasce di rischio avvenga in contraddittorio con i dati tecnici del Cts.

    In altre parole, vogliamo sapere in quale modo il Cts analizzerà e valuterà i dati e le fasce a, b o c. Per questo motivo, abbiamo chiesto che al tavolo partecipino anche i nostri tecnici per conoscere le sorti delle regioni". "Ci sono alcune difficolta' oggettive: tenere aperto il comparto produttivo e didattico e chiudere bar e ristoranti puo' creare problemi per chi va al lavoro e per chi va a scuola". "E' poco fattibile - ha aggiunto il governatore ligure - che tutti si portino cibo da casa o si mangi solo in autogrill". "Le Regioni - ha aggiunto - sono abbastanza perplesse sia sul meccanismo semi-automatico di collocamento dei territori nelle fasce di rischio, sia per le misure conseguenti".

    Non sarà un lockdown rigido, sarà simile al modello tedesco, un lockdown light", ha spiegato anche la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa. Del testo del nuovo provvedimento si conoscono i principali dettagli a livello nazionale: didattica a distanza al 100 per cento alle scuole superiori, limiti alla mobilità fra Regioni a rischio, centri commerciali chiusi nel weekend e nei giorni festivi. Stop anche alle attività dei negozi e mercati nelle regioni, province e comuni a massimo rischio. "Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari".

    Lo stop agli spostamenti Nelle regioni individuate ad alto rischio "è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori", salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute". "Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita", si specifica, "è consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza". Ed ancora: "È vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza. A bordo dei mezzi pubblici del trasporto locale e del trasporto ferroviario regionale, con esclusione del trasporto scolastico dedicato, é consentito un coefficiente di riempimento non superiore al 50 per cento. Cambia anche la norma che riguarda il divieto di assembramento e la possibilità di chiudere strade e piazze. Prima valeva dopo le 21, ora la misura può essere disposta lungo tutto l'arco della giornata, in tutto il territorio nazionale.

    Zone rosse 1:

    Sospesa la ristorazione Nelle zone ad alto rischio contagio "sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale a condizione che vengano rispettati i protocolli o le linee guida diretti a prevenire o contenere il contagio".

    "Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l'attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze".

    "Restano comunque aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro".

    Zone rosse 2:

    Anche seconda e terza media in Dad Nelle zone rosse anche per i ragazzi della seconda e terza media sarà in vigore la didattica a distanza. "Ferma la possibilità di svolgimento in presenza dei servizi educativi per l'infanzia e del primo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado, le attività scolastiche e didattiche si svolgono esclusivamente con modalità a distanza". 

    Zone rosse 3:

    Sospese attività sport all'aperto Nelle zone caratterizzate da "uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto" - le cosiddette fasce rosse - sono sospese le attività "svolte nei centri sportivi all'aperto", così come "tutti gli eventi e le competizioni organizzati dagli enti di promozione sportiva".

    Nelle zone caratterizzate da "uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto" - le cosiddette fasce rosse - "è consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie". Inoltre, "è consentito lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all'aperto e in forma individuale".

    Sospesi i servizi di crociera

    Sospesi anche i servizi di crociera da parte delle navi passeggeri di bandiera italiana. Sino al completo sbarco dei passeggeri e dei marittimi impiegati nei servizi in parola, le imprese armatoriali sono obbligate al rispetto delle prescrizioni".

    Sospesi i concorsi pubblici e privati

    "Sono sospese le prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione all'esercizio delle professioni, a esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica, ovvero in cui la commissione ritenga di procedere alla correzione delle prove scritte con collegamento da remoto, nonché ad esclusione dei concorsi per il personale sanitario, ivi compresi, ove richiesti, gli esami di Stato e di abilitazione all'esercizio della professione di medico chirurgo e di quelli per il personale della protezione civile".

    Regioni arancioni

    La seconda area è quella arancione: i ristoranti restano chiusi, le loro serrande rimangono abbassate tutto il giorno e non più solo dopo le 18. Sono salvi però parrucchieri e centri estetici.

    Oltre quindi alla serrata dei locali, restano in vigore le regole generali. Qui la Dad sarà solo per le superiori, gli studenti potranno frequentare in presenza fino alla terza media.

    Potrebbero poi fermarsi gli spostamenti tra Comuni anche nelle zone che ricadono in regioni 'arancioni', ovvero dove il rischio Covid è intermedio, ma al momento resta una delle ipotesi sul tavolo del governo.

    Regioni verdi

    E infine, l'ultima zona è quella verde, con regole meno rigide ma comunque più restrittive rispetto al decreto dello scorso 24 ottobre. Qui rientra il resto di Italia. Si farà meno shopping perché i centri commerciali saranno chiusi nel weekend, il trasporto pubblico sarà dimezzato. Dopo la chiusura di cinema e teatri un altro colpo alla cultura: anche i musei restano chiusi.

    Alle 22, poi, finisce la giornata: tutti dentro casa quando scatterà il coprifuoco nazionale, salvo ovviamente motivi di salute o lavoro. E sempre per quanto riguarda gli spostamenti, ci si potrà muovere solo tra Regioni 'verdi'.

    L'autocertificazione

    Solo le Regioni 'rosse' entreranno, quindi, in una sorta di lockdown che per molti aspetti ricorda quello della primavera scorsa.

    E su questi territori si discute sull'utilizzo dell'autocertificazione, in versione modificata, fortemente voluta dal ministro Speranza. Di certo, andrà compilata ed esibita quando si dovrà uscire dopo le ore 22, ossia quando scatterà il coprifuoco nazionale.

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