Quando è occasionale non è un grosso problema, basta imparare a gestire le singole situazioni. I guai possono arrivare se lo stress è prolungato nel tempo.
Gli eventi stressanti sono piuttosto comuni nella vita quotidiana. Scadenze di lavoro pressanti, un litigio tra colleghi, un momento di crisi tra partner, l’accavallarsi di impegni, una malattia, un lutto.
Tutto ciò che sfugge al nostro controllo e che inceppa la routine programmata può essere fonte di stress e di affaticamento mentale e fisico.
Stress: una risposta fisiologica
In realtà, in sé e per sé, lo stress non è un evento negativo. Come dicono gli esperti, è la risposta adattativa dell’organismo a una situazione “critica”.
Di fronte a un pericolo o una situazione che richiede il massimo della prudenza e dell’attenzione, l’organismo mette in atto alcuni sistemi fisiologici che consentono di gestire con efficienza la “crisi”: aumenta la produzione di adrenalina e cortisolo (ormoni prodotti dalle ghiandole surrenali), aumentano il battito cardiaco e la pressione, si intensifica la tensione muscolare.
Tutto ciò con un unico obiettivo: ottenere il massimo delle prestazioni e garantire la “sopravvivenza” dell’individuo. Attenzione e riflessi sono al massimo, i muscoli sono pronti a scattare, la mente è lucida e concentrata, si avvertono di meno il dolore e la fatica.
Questa reazione fisiologica allo stress acuto perdura per qualche ora. Poi, via via scema e l’organismo ha modo di recuperare e di tornare alle condizioni di partenza.
Se l’allarme non cessa
Ma se l’allerta si protrae? Che cosa succede se il fattore scatenante si trasforma da acuto a cronico?
L’esposizione continua a fattori di stress e la conseguente continua attivazione della risposta fisiologica dell’organismo ha conseguenze anche gravi sulla salute. Si abbassano le difese immunitarie e si favorisce l’insorgenza di ipertensione, ischemia e altri disturbi cardiovascolari.
Astenia, stanchezza cronica, nervosismo e irritabilità, disturbi dell’umore e ansia sono alcuni dei sintomi più evidenti dello stress cronico. La routine quotidiana diventa faticosissima, i problemi sembrano insuperabili e si vede tutto nero.
Che cosa fare per combattere lo stress?
La prima regola è allontanare i fattori di stress laddove è possibile e imparare a gestire quelli che non possono essere evitati. Diradare gli impegni, sottrarsi a situazioni potenzialmente stressanti, prendere le distanze emotive dalle fonti di disturbo, privilegiare le scelte che aiutano a ristabilire il benessere e l’equilibrio psico-fisico.
È importante imparare a rilassarsi. In questo possono essere utili lo yoga, la meditazione, oppure altre tecniche per la gestione dello stress.
Dormire bene, mangiare meglio, muoversi di più
Anche il sonno è molto importante. Durante il riposo si abbassano i livelli di adrenalina e cortisolo, si ristabilizza il tono dell’umore e degli ormoni dello stress, si attivano connessioni tra le cellule nervose. La frequenza cardiaca diventa più regolare, mentre la pressione arteriosa e la temperatura corporea tornano nella norma. Per questo gli esperti consigliano di dormire almeno sette ore per notte, con regolarità.
A tavola, invece, vitamine, ferro, magnesio non dovrebbero mai mancare. Tanta frutta e verdura, proteine nobili, frutta secca, pochi carboidrati e grassi.
L’attività fisica, come sempre, è un’altra “medicina” contro lo stress cronico. Almeno 30 minuti al giorno di esercizio moderato (come una camminata a passo veloce) fanno bene al fisico e alla mente.
Ricaricare le batterie: un integratore contro lo stress
Quando serve un aiuto in più per affrontare un periodo di stress intenso, può essere utile assumere l’integratore alimentare specifico per rimediare alle carenze di alcuni nutrienti fondamentali per il tono dell’umore e l’efficienza della funzionalità psicologica. L'integratore, contribuisce a ridurre gli stati di affaticamento e stanchezza.
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