Cocullo, dove numerosi animali avvelenati sono stati trovati morti  Cronaca

Cocullo, dove numerosi animali avvelenati sono stati trovati morti 

Il mese scorso si è verificata una tragica scoperta a Cocullo, in Abruzzo, in cui sono state ritrovate carcasse di lupi, corvi imperiali e grifoni. Si sospetta che siano state avvelenate da bracconieri o cercatori di funghi. Oggi si è appreso che sono stati trovati morti anche i piccoli dei rapaci. I grifoni, che si erano nutriti delle carcasse contaminanti scoperte da volontari e Forestali nel Parco Nazionale d'Abruzzo, hanno finito per avvelenare anche i loro piccoli, che erano custoditi in luoghi inaccessibili all'uomo. Si tratta di un epilogo ancora più tragico per gli animali, vittime probabilmente dei bracconieri o dei cercatori di funghi a Cocullo, dove nel maggio scorso erano state recuperate le carcasse di 14 animali, tra lupi e alcuni rapaci, tra cui corvi imperiali e grifoni.

Le ultime vittime sono due giovani rapaci, rinvenuti dai carabinieri della Biodiversità di Castel di Sangro, grazie a monitoraggi specifici. La Procura della Repubblica di Avezzano ha aperto un'inchiesta e sta seguendo la pista dell'avvelenamento.

Gli animali uccisi, tutte specie protette, sono stati ritrovati al di fuori delle aree protette, ma all'interno di un importante corridoio ecologico che collega il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise al Parco Naturale Regionale Sirente Velino, dove è spesso stato avvistato l'orso bruno marsicano. Dalle prime analisi sembra che gli animali siano stati uccisi con del veleno, poiché considerati concorrenti nell'attività di caccia o dannosi per il bestiame e le coltivazioni.

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