Costretto ad usare una carrozzina dopo l'amputazione delle gambe dovuta agli abusi dei genitori, un bambino è stato costretto a restare a terra, in aeroporto, dopo che il suo unico mezzo per camminare era bloccato. Tony Hudgell, di 8 anni, è rimasto bloccato all'aeroporto londinese di Gatwick senza sedia a rotelle per più di cinque ore a causa del ritardo dei voli per il maltempo.
Il bambino stava tornado da un viaggio in Lapponia fatto grazie a una raccolta fondi destinata all'Evelina London Children's Hospital. Il piccolo ha perso le gambe quando era un neonato. Le gravi percosse subite dalla madre naturale e dal compagno di lei, gli causarono lesioni tanto gravi da rendere necessaria l'amputazione degli arti. Nonostante il brutto passato oggi Tony ha una famiglia adottiva che lo ama e sono stati proprio loro a denunciare il disservizio.
Costretti a stare fermi in aeroporto il piccolo non ha avuto nemmeno la sedia a rotelle, rimanendo così costretto a giacere in terra per più di 5 ore nonostante l'assistenza fosse stata prenotata con grande anticipo. Oltre al danno però il bambino ha dovuto subire anche una beffa. La sua famiglia, originaria di West Malling, nel Kent, ha detto che quando la carrozzina da 6.500 sterline è finalmente arrivata è stata messa sul nastro trasportatore dove si è piegata rompendosi.
La mamma ha denunciato quello che era accaduto su Twitter, con tanto di foto allegate, molti hanno supportato il ragazzo, accusando duramente l'organizzazione dello scalo. La storia di Tony è nota a molti nel Regno Unito, per questo ha generato ancora più indignazione. A soli 41 giorni di vita il bimbo fu brutalmente picchiato e lasciato in agonia. Riportò numerose lesioni che causarono anche una grave sepsi che costrinse i medici ad amputargli le gambe. Dopo 23 operazioni e otto trasfusioni di sangue però Tony è tornato a vivere.