Cronaca

Bimba morta di stenti, mamma Alessia «le ha fatto assumere benzodiazepine prima di lasciarla a casa da sola»

  • Diana Pifferi, la bambina morta di stenti la scorsa estate e per la cui morte è in carcere la mamma Alessia Pifferi, avrebbe assunto benzodiazepine, cioè tranquillanti. Risulta, a quanto si è appreso, dagli accertamenti medico legali disposti nell'ambito della consulenza autoptica che sarà depositata nei prossimi giorni dalla Procura di Milano nell'inchiesta a carico della mamma.

    La donna è in carcere dal 21 luglio ed è accusata di omicidio volontario aggravato. Alla piccola, morta a un anno e mezzo dopo essere stata lasciata sola in casa per sei giorni, avrebbe fatto assumere appunto benzodiazepine: la mamma le avrebbe dato delle gocce di ansiolitico 'En'. Diana fu trovata morta all'interno dell'abitazione in via Parea, periferia est di Milano, nella culletta, il 20 luglio scorso.

    Se le prime analisi del sangue avevano lasciato intendere che la sostanza contenuta nella boccetta fosse stata diluita nel biberon, il cui contenuto residuo è stato trovato accanto alla piccola, gli accertamenti sui capelli non lascerebbero dubbi consentendo anche di stabilirne la quantità e la data dell'assunzione. Dettagli che saranno scritti, nero su bianco, nella relazione conclusiva che sarà consegnata la prossima settimana al pm di Milano Francesco De Tommasi. Il nuovo elemento potrebbe aggravare la posizione della madre, accusata di omicidio aggravato ma che ha sempre negato di averle dato il farmaco, e che potrebbe aver inciso sulle cause del decesso della bambina, morta di stenti.

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