Salute

Una nuova scoperta avvicina gli scienziati italiani alla cura dell'Alzheimer

  • L'Alzheimer è una malattia neurodegenerativa che provoca una progressiva perdita di memoria. Pertanto, convivere con il problema è una sfida, poiché l'evoluzione della condizione provoca un grave danno alla routine del paziente.

    Tuttavia, gli scienziati italiani hanno fatto un passo importante verso la cura della malattia. In una ricerca senza precedenti, gli esperti sono stati in grado di scoprire una molecola presente nel nostro corpo che impedisce lo sviluppo del disturbo nelle sue fasi iniziali.

    Pubblicato sulla rivista Cell Death and Differentiation, la scoperta mostra che l'anticorpo A13 svolge un ruolo chiave nella lotta all'Alzheimer poiché stimola l'emergere di nuovi neuroni.

    Per sostenere la tesi, i ricercatori hanno eseguito test sui topi con Alzheimer. Applicando l'anticorpo all'organismo degli animali, sono stati in grado di ripristinare la produzione di neuroni a un livello quasi completo.

    Con questi risultati, gli scienziati ritengono che se i trattamenti futuri verranno eseguiti con questo anticorpo, c'è una grande possibilità di invertire il danno causato nelle prime fasi della malattia.

    L'Alzheimer è curabile?

    La scoperta, coordinata da Raffaella Scardigli, Antonino Cattaneo e Giovanni Melli della Fondazione Ebri, è una speranza per i malati di Alzheimer e per coloro che vogliono evitare il problema. Questo perché la malattia attualmente non ha cura.

    È possibile prevenire l'Alzheimer?

    Secondo i ricercatori dell'Università di Cambridge, nel Regno Unito, alcune abitudini possono aiutare a prevenire la malattia, come ad esempio:

    - Smetti di fumare

    - Fai più esercizio fisico

    - Combatti la depressione

    - Non sviluppare il diabete

    - Controlla la pressione alta nella mezza età

    - Combatti l'obesità

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