Il nostro sistema immunitario impiega sei ore per riprendersi, quando abbiamo un "attacco di rabbia". Allora devi pensare: allora devo ingoiare la rabbia. No. Nel caso della rabbia sia esteriore che esteriore, l'effetto di un minuto in sei ore è lo stesso.
Ciò di cui abbiamo bisogno è imparare a coltivare abitudini che bilanciano le nostre reazioni agli eventi e conoscerci bene per sapere cosa ci fa stare male, cosa ci fa male.
Avendo questa conoscenza, possiamo cambiare le nostre reazioni, cercando esercizi che rafforzano il nostro sistema nervoso, coltivando nuovi circuiti che ci portano più armonia e salute.
Cosa possiamo fare per prevenire o mitigare questi attacchi che portano così tanto squilibrio al nostro corpo?
Dato che il nostro cervello non distingue il reale dall'immaginario, allo stesso tempo che stiamo vivendo alcune emozioni negative, non sentendoci bene, mettiamo ricordi di scene e momenti molto belli della nostra vita. Il cervello interpreta che stanno accadendo di nuovo e ci porta tutta la buona chimica del cervello dai momenti passati al presente.
Bastano 12 secondi a contemplare qualcosa di bello, secondo il neuroscienziato Rick Hanson, per darci una sensazione di benessere.
Dovremmo ridurre al minimo le situazioni di stress il più possibile. Pianificazione e prevenzione aiutano molto.
Esercita emozioni positive, come empatia, gentilezza, amore, compassione, ottimismo, coltivando nel tuo cervello e nelle persone intorno a te un giardino pieno di fiori. Non coltivando la paura, la lamentela, la rabbia, la negatività, ecc., Impediamo alle erbacce di conquistare questo giardino.
Vivi il presente pienamente. Il passato è solitamente pieno di colpa e il futuro porta ansia, preoccupazione. L'importante è prendere il passato per l'analisi e avere un futuro migliore.
Come la natura, che conserva diversi cicli, stagioni, è la nostra vita. Quando impariamo a capire e rispettare questo dentro di noi, non con un'accettazione sottomessa, ma come un atteggiamento che genera risultati concreti, tutto cambia in noi e intorno a noi.
Spegneremo la luce sul nostro palco ed è molto importante che, guardando indietro, siamo orgogliosi del percorso. Possiamo essere empatici, gentili, estremamente disponibili, ma non dimenticare mai che la persona più importante nella nostra vita è noi stessi.
Se questo articolo ti è piaciuto, lascia un commento e condividilo con i tuoi amici!
LEGGI TUTTO