Sushi, un piatto tipico della cucina giapponese, è diventato uno dei piatti preferiti degli occidentali.
Questo cibo è particolarmente consumato tra i giovani, ma bisogna fare attenzione.
Secondo uno studio pubblicato sul British Medical Journal, il consumo di sushi aumenta l'incidenza di infezione parassitaria.
A questa conclusione è arrivata la squadra di ricercatori portoghesi.
Un uomo arrivò all'ospedale lamentando dolore addominale, febbre e vomito - sintomi che erano già stati osservati per una settimana.
Dopo l'endoscopia, i medici trovarono le larve nello stomaco del genere Anisakis.
La malattia fù causata dal consumo di pesce crudo o non cotto e di frutti di mare contenenti larve di parassiti, secondo i centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC).
Le cose sono diventate più chiare quando il paziente ha dimostrato di aver mangiato di recente sushi.
Purtroppo, per il trattamento delle vittime di anaisiscus, i soli modi sono l'endoscopia o l'intervento chirurgico - alternative efficaci per rimuovere il verme.
Nel caso di questo paziente, l'endoscopia è stata sufficiente.
Anisakis è molto più comune in Giappone a causa di abitudini alimentari della popolazione, come il consumo di sushi.
Per dimostrare la tesi, i ricercatori hanno dimostrato che in 25 casi di anisosi, studiati tra il 1999 e il 2002, tutti i pazienti avevano una dieta ricca di pesci grezzi.
Il Ministero della Salute, del Lavoro e del Benessere del Giappone ha emesso un avvertimento circa la crescita dell'infezione di anisakis.
Secondo il Times di Giappone, il numero delle vittime della malattia è aumentato da 79 nel 2013 a 126 nel 2016.
Per aver un'idea chiara, nel 2004 c'erano solo quattro casi.
Questo non significa che dovresti smettere di mangiare il sushi, se vuoi.
Ad esempio, il governo giapponese raccomanda che il pesce si riscaldi per un minuto a una temperatura di oltre 60 gradi, in modo da eliminare le larve del parassita.
Le raccomandazioni dell'agenzia statunitense per le norme di qualità alimentare (FSA) sono simili alle raccomandazioni del governo giapponese.
Secondo l'organizzazione, i pesci crudi o leggermente preparati dovrebbero essere congelati per quattro giorni ad una temperatura di almeno -15 ° C.