Mentre il Napoli celebra il suo recente successo nel campionato italiano, si trova a fronteggiare una sfida legale inaspettata che non riguarda il campo di gioco, ma il mondo della comunicazione digitale. L'attore italiano Raoul Bova è al centro di questa controversia, considerando di intraprendere azioni legali contro la squadra di Aurelio De Laurentiis.
La controversia ha origine da un video pubblicato sui social dal Napoli Calcio, che utilizzava una frase di Bova come sottofondo ironico. Questo audio privato, diffuso inizialmente dal podcast Falsissimo di Fabrizio Corona, è stato usato senza il consenso dell'attore, configurando una possibile grave violazione della privacy e un illecito civile. Anche Ryanair ha usato lo stesso audio in modo simile, aumentando l'attenzione su questa vicenda.
Audio privati, indagini e sospetti: cosa sta succedendo
La Procura di Roma ha aperto un'indagine per tentata estorsione contro Federico Monzino, che avrebbe tentato di ottenere denaro da Bova per non diffondere ulteriori messaggi vocali privati. Di fronte al ricatto, Bova ha denunciato il fatto alla polizia postale.
Indagini in corso: sequestrati telefoni
Le indagini sono poi passate alla Procura di Milano, dove la pm Eliana Dolce sta cercando di capire come gli audio siano passati da Monzino a Corona, diventando materiale per il suo podcast. I telefoni di Ceretti, Monzino e Corona sono stati sequestrati per indagare su questo traffico di contenuti personali.
La reazione di Bova: dal silenzio alla battaglia legale
Nonostante l'attenzione mediatica, Raoul Bova ha mantenuto un basso profilo, ma dietro le quinte sta organizzando le sue contromosse legali contro il Napoli e Ryanair, accusati di aver manipolato una situazione personale per puro intrattenimento, trasformando un momento privato in un fenomeno virale senza il suo consenso.