Donald Trump, Presidente degli Stati Uniti, ha recentemente rilasciato dichiarazioni provocatorie su Truth Social, sottolineando che le sue politiche aggressive sui dazi doganali continueranno senza indietreggiamenti. Queste affermazioni hanno sollevato preoccupazioni internazionali riguardo la stabilità globale e le relazioni con gli alleati storici, alimentando un clima di tensione crescente.
In risposta alle notizie che lui stesso ha definito come "fake news", Trump ha enfatizzato che "nessuno si salverà" dalle tariffe americane, ponendo la Cina come principale obiettivo di questa politica. L'accusa è quella di imporre barriere non monetarie che danneggerebbero significativamente gli Stati Uniti più di quanto fanno altri partner commerciali.

Implicazioni globali della politica doganale di Trump
Il Presidente ha citato come esempio i prodotti elettronici, inclusi gli iPhone, che non riceveranno esenzioni ma saranno soggetti a dazi del 20%, imposti per combattere il traffico di Fentanyl. Risultati di tale politica hanno provocato reazioni dalla Cina che, attraverso l'agenzia statale Xinhua, ha invitato gli Stati Uniti a eliminare completamente le tariffe reciproche e a riprendere il dialogo su basi di rispetto e equità.

Anche il segretario al Commercio americano, Howard Lutnik, ha annunciato che presto saranno introdotti dazi specifici sul settore dei semiconduttori, evidenziando le misure temporanee come prova della pericolosità della dipendenza americana dalla Cina per elementi vitali come farmaci e semiconduttori.

Alla fine, Trump ha ribadito l'intenzione di riportare la produzione negli USA per ridurre la dipendenza da paesi stranieri, dichiarando che l'America non sarà "tenuta in ostaggio da altri Paesi" e promettendo una nuova era dorata favorita da tagli alle tasse e regolamenti.
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