Non abbiamo mai avuto più bisogno di incoraggiamento e conforto, uno sguardo più empatico, fede e speranza. I tempi difficili finiscono per renderci più fragili, vulnerabili ed anche più deboli.
C'è tutta quella teoria che le cadute ci tirano su, che le persone diventano più forti quando attraversano le tempeste. Sì, siamo, tuttavia, durante la tempesta tiriamo fuori le forze, ma quando la prova dura è troppo persistente... Esse, iniziano a scemare.
Non è facile guardare l'orizzonte e non vedere buone prospettive, non allungare la mano, non sperare. È triste, perché senza speranza dentro di noi, tutto è un pò vuoto, nebbioso, come uno zombie.
Non per niente la ricerca indica un aumento delle cosiddette malattie dell'anima, che derivano da una scossa psicologica, da una rottura emotiva. Quasi nessuno sta del tutto bene, perché le cose della vita sono sempre variabili tra alti e bassi ed altre restano in sospeso.
I nostri occhi soffrono quando vedono le difficoltà nel quotidiano, quando è troppo soffriamo dentro, quando sentiamo che lì non saremo in grado di sostenere i nostri passi diventa molto difficile. E poi ci ammaliamo, nel corpo, nell'anima.
La cosa peggiore è che finiamo per confrontare la nostra debolezza emotiva con questo bisogno di essere forti, un bisognp diffuso e propagato dentro di noi.
Abbiamo ricevuto numerosi messaggi che la felicità deve essere una costante, che dobbiamo essere forti e tutto ciò ci fa dubitare della nostra validità in relazione alla vita.
Le persone si vedono molto distanti da un ideale considerato desiderabile e cercano di evitare la tristezza, sabotando il processo di guarigione e superamento, che necessariamente richiede questo periodo di oscurità emotiva.
Perché la verità è che la tristezza non viene evitata, ma affrontata, accolta, perché è digerendo l'oscurità che potremo combattere di nuovo e vedere punti di luce.
È tempo di guardarsi dentro e cercare la luce che c'è. È ora di guardare al prossimo e cercare di aiutare in qualche modo. Le persone chiedono aiuto in molti modi, anche sorridendo.
Perché dobbiamo essere sempre felici e resilienti? L'importanza di "stai bene?" Al mondo esiste anche la tristezza e dobbiamo accettare anche quella, solo cosi' affronteremo la vita con maggiore serenità interiore che può portare anche alla felicità. La normalità di rispondere "Sto bene, e tu come stai?" non è mai stato così utopistico.
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