Le emozioni inespresse si trasformano in malesseri e ossessioni
Sta di fatto che non le possiamo eliminare per fortuna né negare. Ma spesso facciamo finta di non provarle, le nascondiamo, le mascheriamo da qualcosa di diverso, oppure in alcuni casi impariamo a “non sentirle”.
Come si fa? Si alza un muro di negazione, di distanza, di controllo ipertrofico attraverso la razionalizzazione, ci si distrae da esse. E’ il momento in cui il pensiero si vuole sostituire al sentire, il passato e il futuro si sostituiscono al presente.
Allora le emozioni scendono direttamente nel corpo senza passare per la conoscenza ossia senza poter essere ri-conosciute nel loro ruolo informativo, senza poter ricevere l’accoglienza della consapevolezza, diventando così direttamente sintomo somatico, triste e separato dal contesto che ci unisce al resto del mondo.