«Non male, ma troppo magra». Diceva così il carabiniere dell'ispettorato del lavoro di Torino al commerciante cinese Wang Qiang che gli aveva offerto una prostituta gratis in cambio - secondo gli inquirenti - dei suoi favori. L'episodio, risalente al 2018, è contenuto nelle chat riprodotte nelle carte dell'inchiesta sull'acquisto di mascherine destinate alle caserme dell'Arma a Torino che ieri ha portato all'arresto di entrambi e a un'altra serie di misure cautelari e provvedimenti restrittivi.
Wang aveva mandato al carabiniere una foto della ragazza, descritta dagli inquirenti come dai lineamenti orientali, raccomandandogli di cancellarla subito. «Poi - disse il militare - prenoti tu per me. Io voglio il contatto diretto». «Ma certo - era stata la risposta - tu devi solo sudare, al resto penso io».