L'organismo umano non è nato per essere inattivo: il movimento gli è connaturato e una regolare attività fisica, anche di intensità moderata, contribuisce a migliorare tutti gli aspetti della qualità della vita.
L'attività motoria della popolazione in Italia è diminuita di pari passo con i grandi cambiamenti del lavoro e dell'organizzazione delle città. Da una parte lo sviluppo dell'automazione, anche nel lavoro domestico, e il deprezzamento sociale del lavoro manuale, dall'altra la dominanza del trasporto motorizzato e la riduzione di spazi e sicurezza per pedoni e ciclisti.
Assieme a questi fattori, si sono sempre più ristretti gli spazi per il gioco libero dei bambini e per i giochi e gli sport spontanei e di squadra; queste attività hanno ora luoghi deputati la cui accessibilità è limitata ed ha un costo, non solo monetario. Inoltre, giocano un ruolo il valore che viene socialmente assegnato alle attività motorie ed altri fattori come i modelli genitoriali e il peso attribuito all'attività motoria nel curriculum scolastico. Questi ostacoli rendono difficili i comportamento motori attivi.
1. migliora la tolleranza al glucosio e riduce il rischio di ammalarsi di diabete di tipo 2;
2. previene l'ipercolesterolemia e l'ipertensione e riduce i livelli della pressione arteriosa e del colesterolo;
3. diminuisce il rischio di sviluppo di malattie cardiache e di diversi tumori, come quelli del colon e della mammella;
4. Muoversi quotidianamente produce effetti positivi sulla salute fisica e psichica della persona. Gli studi scientifici che ne confermano gli effetti benefici sono ormai innumerevoli e mettono in luce che l'attività fisica:
6. riduce i sintomi di stress, ansia e depressione;
7. previene, specialmente tra i bambini e i giovani, i comportamenti a rischio come l'uso del tabacco, alcol e alimentazione non sana;
8. previene, sempre tra i bambini e i giovani, attegiamenti violenti e favorisce il benessere psicologico attraverso lo sviluppo dell'autostima e della autonomia e facilita la gestione dell'ansia e delle situazioni stressanti;
9. produce dispendio energetico e la diminuzione del rischio di obesità.
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