Ho iniziato a soffrire di ansia e depressione a quattordici anni, dopo essere stata vittima di bullismo per anni. All’inizio era una situazione altalenante, ma poi l’ansia e la depressione sono diventate una presenza costante nella mia vita. Era come avere continuamente la tosse: sembrava migliorare solo per tornare più forte di prima. Ma diversamente dalla tosse, che ti permette comunque di andare avanti, l’ansia e la depressione ti cadono addosso colpendoti con estrema violenza e la sola idea di uscire dal letto sembra un obiettivo sempre meno raggiungibile. Col tempo, sono diventati sempre più numerosi i giorni che trascorrevo paralizzata da pensieri martellanti, rimpianti per il passato e preoccupazioni per il futuro.
Ero così intenzionata a trovare una soluzione per superare ansia e depressione che scelsi di studiare la salute mentale dall’università fino al master, per sette anni. Eppure, sentivo ancora di non essere neanche lontanamente vicina alla comprensione del mio problema personale, a come affrontarlo. Mi sentivo sicura quando si trattava di aiutare gli altri, ma ero terribilmente inutile per me stessa. C’era qualcosa che mancava, un pezzo del puzzle che dovevo ancora scoprire.
Ho provato di tutto: antidepressivi, tè speciali, yoga, vitamine e qualsiasi altra cosa leggessi nei libri e nei consigli dei medici. M’iscrissi in palestra perché sapevo dei benefici dell’esercizio fisico sulla salute mentale. Ma, ogni volta che mi trascinavo in palestra, ne odiavo ogni momento dall’inizio alla fine. Oh, la detesto! Mi trasferii persino a otto ore da casa nella speranza di trovare un nuovo inizio, una nuova me. Ma le cose andarono solo peggio. Mi sentivo confinata e persa in una citta sconosciuta.