Una giornata estiva trasformata in tragedia ha scosso il cuore di Porto Cervo. Gaia Costa, una giovane di 24 anni originaria di Tempio Pausania, ha perso la vita in un tragico incidente. Mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali in via Aga Khan, una delle principali vie della rinomata località turistica della Sardegna, è stata colpita da un SUV. L'incidente è avvenuto nel primo pomeriggio di martedì 8 luglio 2025, intorno alle 13:30, mentre si dirigeva verso il suo lavoro stagionale.
Le telecamere di sorveglianza installate nella zona hanno registrato i momenti cruciali dell'incidente. Le immagini mostrano Gaia che, accorgendosi del pericolo imminente, alza il braccio in un gesto disperato di difesa. Nonostante ciò, il SUV, un BMW di grossa cilindrata, non si è fermato, travolgendo la ragazza. Gaia è stata sbalzata sull'asfalto, ha battuto violentemente la testa e è rimasta priva di sensi. Nonostante gli sforzi dei soccorritori che hanno lottato per oltre venti minuti per salvarla, le sue ferite erano troppo gravi e è deceduta poco dopo l'arrivo dei soccorsi.
Il conducente del SUV era Vivian Alexandra Spohr, 51 anni, cittadina tedesca e moglie dell'amministratore delegato della Lufthansa, Carsten Spohr. Al momento dell'incidente, la donna si trovava in vacanza nella villa di famiglia a Porto Cervo. Secondo i testimoni, sembrava che non si fosse accorta della presenza della ragazza fino all'impatto, dopo il quale è svenuta e successivamente trasportata in ospedale, dove è risultata negativa ai test per alcol e droghe.
Nonostante i risultati dei test, la Procura di Tempio Pausania ha iscritto la Spohr nel registro degli indagati per omicidio stradale. Il SUV è stato sequestrato e gli inquirenti continuano a raccogliere testimonianze per ricostruire l'accaduto. È prevista un'autopsia sul corpo di Gaia per il 10 luglio, un passaggio cruciale per determinare le cause esatte della morte.
La comunità di Tempio Pausania e Porto Cervo è sconvolta. Gaia, descritta come una ragazza solare e gentile, aveva tutta la vita davanti. Il suo tragico destino ha scatenato dibattiti sulla sicurezza stradale e sul comportamento dei conducenti, soprattutto nelle zone pedonali di località turistiche affollate come Porto Cervo.
