Ragni, scorpioni e insetti nostrani non sono certo alla pari dei colleghi che abitano in regioni più esotiche, come le vedove nere americane, i letali ragni dal dorso rosso australiani, o le super aggressive api assassine del continente nero. A conti fatti, comunque, anche gli insetti (e gli aracnidi) che si incontrano viaggiando nelle campagne italiane possono rappresentare un pericolo in grado, se non di uccider3 (anche se in caso di allergie o infezioni con qualche patogeno il rischio si fa più che concreto), quanto meno di rovinare una giornata estiva e regalare qualche brutto ricordo per gli anni a seguire. Ecco una lista degli incontri più pericolosi che si possono fare nel nostro paese.
Malmignatta
Detta anche vedova nera mediterranea (Latrodectus tredecimguttatus), è uno dei pochissimi ragni dal morso potenzialmente letale presenti nel nostro paese. Si riconosce per il corpo contraddistinto da 15 macchie rosse, che può raggiungere il centimetro e mezzo. Vive all’aperto in zone contraddistinte dalla presenza della tipica macchia mediterranea, e raramente si avvicina alle costruzioni abitate dall’uomo. Se disturbata, la femmina di questa specie può mordere, iniettando un veleno neurotossico che provoca crampi e dolori muscolari, mal di testa, vertigini, tremori, sudorazione e salivazione eccessiva, nausea e vomito, tachicardia e brachicardia. Una brutta esperienza i cui strascichi possono durare per giorni, ma che non risulta letale praticamente mai negli adulti (i bambini, data la minore massa corporea, sono considerati molto più a rischio), a differenza della cugina vedova nera, fortunatamente assente in Italia. Si ritiene che la malmignatta sia all’origine del fenomeno del tarantismo, nonostante nel folklore del Sud Italia la causa veniva fatta risalire al morso della taranta (Lycosa tarantula).
Ragno violino
Nome scientifico Loxosceles rufescens, comunemente noto come ragno violino per via della caratteristica forma della macchia presente sul suo addome, è l’unica altra specie di aracnide potenzialmente letale che abita nel nostro territorio. È un ragno piuttosto piccolo, il cui corpo non supera i 9 millimetri negli esemplari femminili (più grandi della controparte maschile). A renderlo pericoloso è il suo veleno, una citotossina che provoca la formazione di ulcere necrotiche che possono rivelarsi anche molto gravi, ma quasi mai letali. Il piccolo ragno violino comunque è un animale schivo, che raramente attacca l’uomo se non in caso di incidenti. Abita su tutto il territorio nazionale, predilige habitat caldi e asciutti e spesso può essere trovato sotto i sassi o nelle crepe delle rocce, anche se è frequente anche individuarlo in luoghi simili all’interno delle abitazioni di campagna.