Il mondo sta perdendo la sua battaglia contro la plastica.
Le isole di plastica sono gigantesche superfici creatasi per la convergenza di rifiuti. In gran parte, di origine plastica, che si accumulano in specifiche aree degli oceani a causa del moto delle correnti. In questo modo la spazzatura proveniente da tutto il mondo, finisce per addensarsi in zone precise fino a creare delle vere e proprie bombe ecologiche a orologeria.
Ipotizzate già a partire dagli anni Ottanta. Oggi le isole di plastica sono state scoperte e vengono monitorate costantemente da organizzazioni ed ecologisti. Ne hanno più volte denunciato la pericolosità. Al tempo stesso la loro esistenza è il sintomo di un problema più vasto, quello legato all’impatto ambientale delle attività umane e alla necessità di riciclare i rifiuti. Soprattutto quelli plastici in quanto non degradabili.
Queste enormi concentrazioni di rifiuti plastici sono pericolose non solo perché alterano l’equilibrio ecologico dei mari e ne occupano una parte sempre più grande, ma anche per il fatto di essere una grave minaccia per la fauna e la flora marina.