Resta comunque il coprifuoco alle 22, ma verrà introdotta la zona bianca in cui l'unica restrizione consisterà nel portare la mascherina e mantenere le distanze. Inoltre sarà vietato l'asporto di cibi e bevande dai bar dopo le 18 per evitare gli aperitivi improvvisati in strada. Stop anche agli spostamenti tra regioni gialle (servirà un decreto ad hoc per confermare questo divieto alla mobilità) ed entrata automatica in fascia rossa in base all'incidenza, ovvero se si superano i 250 casi settimanali ogni 100mila abitanti.
Sono queste le prime indiscrezioni che arrivano dal vertice, appena concluso a Palazzo Chigi, del governo con i capidelegazione di maggioranza sul nuovo Dpcm in vigore dal 16 gennaio. E intanto, in vista della riunione dell'esecutivo con le Regioni di domattina verso le 10.30, già ci sono le prime avvisaglie di polemica da parte dei governatori. Come quello dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, che contesta proprio l'introduzione dell'incidenza settimanale tra i parametri che determinano il colore delle zone. "Quel limite non l'ha chiesto nessuna Regione - chiarisce Bonaccini che è anche presidente della Conferenza delle Regioni - e, se volete la mia impressione, non entrerà fra quelli utilizzati per decidere la colorazione o lo spostamento delle Regioni".
Il governo intanto sta valutando la proroga, al 30 aprile, dello stato di emergenza in scadenza a fine gennaio, anche se sulla nuova data si sta ancora ragionando. Prosegue dunque la lotta contro il tempo per abbattere i contagi: il 16 gennaio partirà il nuovo Dpcm, che verrà illustrato alle Camere dal ministro della Salute Roberto Speranza il 13 gennaio.