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Nuovo codice della strada, cosa cambia? Dai neopatentati alle multe fino ai monopattini: ecco le novità

  • Importanti modifiche al Codice della Strada sono in arrivo, con il Ministro degli Interni Matteo Salvini che ha annunciato una "tolleranza zero" verso le violazioni stradali. Secondo fonti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Salvini sta mettendo a punto alcune misure per il decreto che verrà discusso giovedì in Consiglio dei Ministri. Tra i cambiamenti previsti, vi è la sospensione della patente per coloro che vengono fermati dopo aver assunto droghe, guidando con il cellulare, contromano e per qualsiasi comportamento che statisticamente genera un'elevata incidentalità. Inoltre, verrà introdotto il divieto assoluto di bere alcolici prima di mettersi alla guida e l'obbligo di installare un etilometro (noto come alcolock) per coloro che hanno commesso reati legati all'ubriachezza alcolica in macchina. Inoltre, i neopatentati non potranno guidare auto potenti per i primi tre anni dopo aver conseguito la patente. 

    Oltre alle misure riguardanti l'alcol e le droghe, ci saranno nuove regole per i neopatentati, verrà promossa l'educazione alla sicurezza stradale nelle scuole e saranno introdotte maggiori tutele per i ciclisti. La bozza finale del decreto, composta da 18 articoli, includerà anche modifiche riguardanti la sicurezza dei passaggi a livello ferroviari e nuove sanzioni per la sosta vietata e le zone a traffico limitato (ZTL).

    Una delle principali modifiche riguarda i neopatentati, che non potranno guidare auto potenti per i primi tre anni dopo aver conseguito la patente. Questa misura è stata presa in considerazione a seguito di un recente incidente che ha coinvolto dei giovani youtuber a Roma. Il testo del decreto specifica che i neopatentati non possono guidare "autovetture a motore termico, potenza specifica, riferita alla tara, superiore a 55 kW/t e/o comunque potenza massima pari o superiore a 70 kW" per un periodo di tre anni dopo aver ottenuto la patente. 

    Inoltre, il decreto prevede la sospensione della patente per coloro che ricevono sanzioni che comportano la decurtazione dei punti e che hanno già meno di 20 punti sulla patente. Tra gli illeciti elencati vi sono il mancato rispetto del senso vietato e del divieto di sorpasso, oltre al superamento dei limiti di velocità di 10-40 km/h. La sospensione della patente può durare da 7 a 15 giorni, a seconda del numero di punti posseduti al momento dell'infrazione. In caso di incidente causato da chi ha meno di 20 punti, i giorni di sospensione raddoppiano. 

    Matteo Salvini ha sottolineato l'importanza dell'educazione stradale e della prevenzione, ma ha anche affermato che saranno previste sanzioni pesanti per coloro che commettono errori, arrivando persino alla revoca a vita della patente per i recidivi. Ha anche espresso fiducia nella nuova normativa, ma il Codacons, associazione per la difesa dei consumatori e dell'ambiente, ha accolto positivamente il nuovo Codice della Strada, sostenendo che le misure per sospendere la patente a chi mette a rischio la vita propria e altrui sono giustificate. Tuttavia, il Codacons ritiene che la patente debba essere revocata a vita per coloro che guidano sotto l'effetto di alcol o droghe e per coloro che utilizzano il cellulare durante la guida per realizzare video da condividere sui social media. 

    Alcuni esperti, come il presidente dell'Asaps (Associazione amici e sostenitori della Polizia stradale), Giordano Biserni, hanno messo in guardia sul possibile aumento dei limiti di velocità proposto dal Ministro dei Trasporti. Biserni sostiene che l'Italia è l'unico Paese in Europa che sta incrementando i limiti di velocità anziché diminuirli, e che ciò potrebbe provocare un aumento dei consumi di carburante, dell'inquinamento e degli incidenti stradali. Secondo Biserni, i vantaggi ottenuti riducendo i tempi di viaggio non compensano i rischi che comportano velocità elevate. Inoltre, un aumento dei limiti di velocità potrebbe consentire ai guidatori di raggiungere medie di velocità di 150 km/h senza incorrere in sanzioni, mettendo ulteriormente a rischio la sicurezza stradale.

    In conclusione, le modifiche al Codice della Strada proposte da Matteo Salvini puntano a migliorare la sicurezza stradale, prevedendo sanzioni più severe per guida sotto l'effetto di alcol o droghe, l'uso del cellulare durante la guida e altre violazioni stradali. Tuttavia, le proposte sono state accolte con pareri contrastanti, con alcune associazioni che sostengono la loro efficacia, mentre altre mettono in dubbio l'aumento dei limiti di velocità proposto. Sarà interessante vedere come queste proposte verranno dibattute e implementate nel nuovo Codice della Strada.

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