Le ricerche condotte sulla Madonna di Trevignano, celebre per le lacrime di sangue, hanno finalmente raggiunto una conclusione. Gli esami hanno dimostrato che il sangue sulla statua è di Gisella Cardia, la veggente che ha attirato l'attenzione di migliaia di devoti sostenendo di trasmettere messaggi divini, ora si trova a rischio di processo.
Un risultato sorprendente potrebbe trasformare radicalmente l'inchiesta della Procura di Civitavecchia, che indaga per frode e manipolazione della fiducia pubblica. Studi precedenti avevano già determinato la natura umana del sangue, escludendo origini animali. Ora, l'analisi genetica sembra incriminare Cardia, chiudendo un cerchio sul caso di fenomeni misticismo più dibattuti degli ultimi anni.

Madonna di Trevignano, il sangue sulla statua è della veggente Gisella Cardia
"Stiamo aspettando di capire se il profilo genetico sia misto o unico. Lei ha toccato e baciato la statua", ha affermato l'avvocato Solange Marchignoli. La difesa di Cardia sostiene che il DNA sulla statua potrebbe derivare da un contatto accidentale, non da un tentativo deliberato di simulare un miracolo.