Audrey è nata con una disabilità e quando aveva un anno ha dovuto amputare una parte del piede sinistro. Oggi è una terapista occupazionale e aiuta le persone con disabilità a incontrarsi. Le persone, quando vogliono, possono essere estremamente ostili nei confronti di coloro che sono diversi.
Che sia perché ti vesti in modo "strano", o perché ti piace troppo studiare, o perché hai una disabilità o hai un colore diverso, qualsiasi indicazione di differenza può essere motivo di pregiudizio. Il pregiudizio può causare traumi, depressione, angoscia e molti altri problemi emotivi.
Audrey, ha la mano destra diversa dalla sinistra, con solo due dita. Per la giovane donna, è necessario responsabilizzare la popolazione con perdite e/o differenze nei membri in modo che possa vivere pienamente.
Crede che la più grande difficoltà con la differenza tra i membri sia dover convivere con determinate persone e ambienti, e non con i membri stessi. Naturalmente, il corpo impara a fare le stesse cose degli altri, come spostarsi, prendere in braccio, mangiare, tra le altre cose. In alcuni casi, ovviamente, è necessario un adattamento, ad esempio con protesi o sedia a rotelle.
Ma per Audrey, dover convivere con persone dotate di pregiudizi e capacità è forse il problema più grande.
Il capacitismo è una forma di pregiudizio che colpisce le persone con disabilità (PCD), di solito sotto la presunta idea paternalistica e protettiva, che tutti gli individui, con qualche tipo di disabilità, non sono in grado di fare da soli, quindi sono esclusi dai circoli sociali, sono incapaci di avere una voce attiva e spesso vengono trascurati.
Un'altra cosa che fa arrabbiare Audrey è che alcuni professionisti della salute usano la parola "cattivo" per descrivere la parte del corpo di una persona che non si adatta allo schema previsto. Chiamare un membro "buono" e l'altro "cattivo" significa dire che c'è solo un modo per far funzionare il corpo, e questa non è la verità.
Inoltre, la giovane donna spiega che la salute mentale dei pazienti è una parte molto importante della riabilitazione, che può influire - e molto - sul fisico.
Piuttosto che usare termini capacitivi, che riducono la fiducia in se stessi delle persone, bisognerebbe usare termini come "destra/sinistra", "affetto/non affetto", tra gli altri.
Audrey spiega che insegnare alle persone ad amare il proprio corpo è un esercizio potente che deve essere fatto in ogni momento. Bambini e adolescenti subiscono violenza perché non si parla di pregiudizi infantili.
Affrontare le disabilità fisiche, così come qualsiasi altra condizione considerata "diversa", è il modo migliore per creare individui rispettosi e amorevoli.
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