Castellammare di Stabia, detta “Città delle acque” per il suo straordinario patrimonio idrologico, vanta nel suo bacino idrico, la presenza di ben 28 sorgenti di acque minerali differenti. Un vero Impero. La costante composizione fisico-chimica, che ha conferito ad ognuna di queste acque distinte proprietà terapeutiche e l’abbondante gittata delle fonti, consentono di eseguire cure idropiniche termali per svariati tipi di patologie. Definite miracolose da Plinio il Vecchio, le sirgebtu alle falde del Monte Faito rendono Castellammare di Stabia "unica" nel suo genere a livello mondiale e non soltanto territoriale, tanto da essere definita "Regina del Golfo".
Le acque stabiesi, ricche di proprietà curative, possono essere elencate come segue:
ACQUA ACIDULA – Bicarbonato calcica ipotonica lievemente acidula. Azione digestiva, antinfiammatoria, diuretica. Indicata in tutte le forme legate a cattiva digestione, nelle gastriti iposecretive, nel diabete e nelle varie forme di renella.