Cronaca

Il governo verso la stretta, in corso vertice. Conte: "Valutiamo nuove misure".

  • Il governo si prepara a favorire chiusure mirate sul territorio, in accordo con sindaci e governatori. Ma è al lavoro anche su un nuovo dpcm che conterrà provvedimenti più stringenti. A rischio la didattica in presenza. Tuttavia il lockdown totale viene visto come soluzione molto estrema.

    A confermarlo sono il presidente del Consiglio Conte, impegnato in un nuovo vertice cominciato alle 13 con i capidelegazione del governo, e due dei suoi ministri, Luigi Di Maio e Luciana Lamorgese, tutti ospiti del festival del Il Foglio: "Abbiamo adottato un quadro di misure restrittive e a livello regionale ci sono dei governatori che stanno adottando misure ancora più rigide", ha detto il premier.

    Posto che sulla portata della seconda ondata "non abbiamo la palla di vetro", ha detto Conte, "ieri è uscito un aggiornamento stiamo lavorando, ci stiamo confrontando con gli esperti e valutando se intervenire ancora", ha continuato. "L'impennata dei contagi rischia di mettere in crisi anche la didattica in presenza a scuola, ma non è quello il nostro obiettivo, speriamo fino alla fine, la didattica in presenza".

    Il governo si prepara a favorire chiusure mirate sul territorio, in accordo con sindaci e governatori. Ma è al lavoro anche su un nuovo dpcm che conterrà provvedimenti più stringenti. Lockdown locali, stretta nel weekend.

    Il premier ha poi annunciato di aver chiesto ai presidenti di Camera e Senato "di trovare uno strumento, un luogo per confrontarsi in modo celere con il Parlamento. Quindi non solo forze di maggioranza ma anche di opposizione per assumere decisioni rapide". "Sono ore di riflessione europea, in altri Paesi ci sono situazioni peggiori, noi dobbiamo capire se anticipare delle mosse" in vista di "un dpcm che sarà più restrittivo, non certo di allentamento", ha spiegato il ministro degli Esteri. E la responsabile del Viminale, al centro in questi giorni di un acceso scontro con Matteo Salvini sui decreti sicurezza, ha chiarito: "Il lockdown è l'extrema ratio".

    Anche per il capo della Farnesina è "naturale" in questa crisi tenere aperta una "cabina di regia anche con l'opposizione". Ma ha poi aggiunto "Non credo che, anche coinvolgendo l'opposizione, riusciremo a fermare quella parte minoritaria che fa contestazioni violente. Capisco le proteste, ma due terzi dei Paesi europei perchè è una misura che serve a interrompere la circolazione del virus".

    In merito alle manifestazioni di piazza di questi giorni, Lamorgese ha osservato che "non c'è una regia unica, non ci sono evidenze di una strategia unica su tutto il territorio nazionale". Sul tema Conte ha aggiunto: "Fra i cittadini c'è rabbia, ma molti rispettano le regole".

    Di Maio, ha poi escluso la possibilità di "aprire una crisi di governo" per arrivare a un esecutivo di unità nazionale "in mezzo a una curva di contagi" che continua a salire. "Nella secondo ondata l'Italia deve esser cosciente che è più letale della prima" ed per per questo che "abbiamo bisogno di un governo legittimato che sarà in grado di prendere decisioni velocemente". E ha giustificato l'uso dei Dpcm in situazioni di emergenza: "Senza Dpcm ogni altro strumento avrebbe bisogno di giorni per essere operativo".

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