Il governo si prepara a favorire chiusure mirate sul territorio, in accordo con sindaci e governatori. Ma è al lavoro anche su un nuovo dpcm che conterrà provvedimenti più stringenti. A rischio la didattica in presenza. Tuttavia il lockdown totale viene visto come soluzione molto estrema.
A confermarlo sono il presidente del Consiglio Conte, impegnato in un nuovo vertice cominciato alle 13 con i capidelegazione del governo, e due dei suoi ministri, Luigi Di Maio e Luciana Lamorgese, tutti ospiti del festival del Il Foglio: "Abbiamo adottato un quadro di misure restrittive e a livello regionale ci sono dei governatori che stanno adottando misure ancora più rigide", ha detto il premier.
Posto che sulla portata della seconda ondata "non abbiamo la palla di vetro", ha detto Conte, "ieri è uscito un aggiornamento stiamo lavorando, ci stiamo confrontando con gli esperti e valutando se intervenire ancora", ha continuato. "L'impennata dei contagi rischia di mettere in crisi anche la didattica in presenza a scuola, ma non è quello il nostro obiettivo, speriamo fino alla fine, la didattica in presenza".