Per quanto possa sembra strano, esiste un fondamento scientifico per alcuni aspetti associati alla figura dello zombie. Nel mondo reale, per parlare di zombie, non è necessario che si tratti di un morto, ma è sufficiente che la persona sia infetta da un virus o da un batterio che alteri il suo comportamento spingendolo ad attaccare altri esseri umani (e, in casi più estremi, a divorarli).
Ad esempio, la rabbia, un'infezione causata dal morso di un soggetto infetto(spesso un animale), o trasmessa attraverso una ferita aperta.
Il virus si diffonde attraverso il sistema nervoso centrale e condiziona notevolmente i comportamenti dell'individuo infetto. In casi più gravi può causare forte aggressività e desiderio di sangue.
Un'altra malattia associata a questo disturbo è Il morbo di Creutzfeldt-Jakob (CJD). Una malattia neurodegenerativa che colpisce direttamente il cervello, causando danni alle aree responsabili del controllo del comportamento e provocando aggressività. Un'altra ipotesi è che l'infezione possa colpire il nervo olfattivo, il quale connette il naso al cervello.Questo nervo non solo regola la percezione degli odori, ma è anche connesso a diverse aree cerebrali, tra cui l'ipotalamo, l'amigdala e la corteccia frontale.
Il virus infettando il nervo olfattivo, potrebbe provocare cambiamenti comportamentali simili a quelli associati agli zombie, spingendo le persone infette a manifestare estrema aggressività e un forte desiderio di carne umana.
Se questo articolo ti è piaciuto lascia un commento e condividilo con i tuoi amici!
LEGGI TUTTO