Una scoperta risalente al 2007, e per lungo tempo trascurata, ora sembra rivoluzionare il caso dell'omicidio di Garlasco. Emergendo dagli atti dell'incidente probatorio, l'impronta denominata 97F, originariamente trovata sul muro della scala che porta alla tavernetta dell'abitazione in via Pascoli, potrebbe essere la prova determinante che collega direttamente il colpevole alla scena del crimine. Tale imprint, segnalata dal 'Il Fatto Quotidiano', era contaminata con il sangue della vittima Chiara Poggi, rendendo questa prova ancor più incisiva.

Indagini rinnovate su Andrea Sempio
L'attenzione delle indagini si concentra su Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara e figura già nota negli atti precedenti. Con l'avvio del nuovo incidente probatorio il 17 giugno, emerge una minuziosa analisi di cinque punti mai completamente risolti, compresa l'impronta 97F. Secondo gli analisti, la forma dell'impronta indica un coinvolgimento della mano sinistra del presunto aggressore, la quale avrebbe lasciato anche un'altra impronta, la 33.