Il caso di Chiara Poggi, tragicamente scomparsa nella sua casa di Garlasco il 13 agosto 2007, è recentemente ritornato sotto i riflettori. A distanza di quasi vent'anni, la procura di Pavia ha inaugurato una seconda fase investigativa che si avvale di strumenti avanzati e non si limita ai soli riscontri probatori. Queste indagini preliminari, tenute sotto stretto riserbo, includono l'analisi di nuovi elementi e la raccolta di testimonianze inedite.
Il quotidiano La Provincia Pavese ha rivelato che gli investigatori hanno convocato Mustapha Etarazi, un muratore egiziano che nel 2018 scoprì alcuni oggetti sospetti in una roggia a Tromello, e Franca Bermani, vicina storica della famiglia Poggi, che aveva già fornito la sua testimonianza nel 2007. Questi sviluppi fanno parte di un approccio più ampio volto a chiarire aspetti ancora oscuri del caso, combinando le nuove tecnologie con le testimonianze raccolte.
Etarazi ha raccontato di aver trovato tre strumenti - un attizzatoio, un'ascia e la testa di una mazzetta - e di averli conservati per il proprio lavoro. Inoltre, ha rinvenuto scarpe e indumenti, tra cui un paio di scarpe con suola a 'pallini' di taglia 43 o 44, che ha fotografato prima di scartarli. Queste immagini, ora custodite dalla procura e coperte dal segreto istruttorio, potrebbero essere cruciali per le indagini.
La situazione di Franca Bermani è più complicata. Nonostante fosse una delle prime a fornire dettagli sull'omicidio, oggi, a novant'anni, le sue condizioni di salute potrebbero impedirle di partecipare nuovamente alle indagini. La sua famiglia ha inviato un certificato medico alla procura per giustificare la sua possibile non partecipazione, citando gravi problemi di salute e il desiderio di non riaprire un capitolo doloroso del suo passato.
Nonostante l'assenza di Bermani, gli investigatori continuano il loro lavoro, ascoltando altre figure chiave come Roberto Favalli, ex gestore di un supermercato locale. La procura è determinata a esplorare ogni pista, anche quelle trascurate in passato, nella speranza di risolvere i numerosi interrogativi che ancora avvolgono il caso di Chiara Poggi.