Un'ondata di preoccupazione si è abbattuta sulla provincia di Verona a seguito della diffusione del virus chikungunya, trasmesso dalla zanzara tigre. Il primo caso è stato identificato il 6 agosto 2025 e da allora i contagi sono aumentati rapidamente, influenzando la vita sociale ed economica della regione.
La scoperta dell'epidemia è avvenuta quando una donna di 64 anni di Arbizzano, che non aveva viaggiato recentemente all'estero, è stata diagnosticata come paziente zero. In breve tempo, una seconda infezione è stata confermata in una donna di 39 anni di Affi. I casi sono saliti a un ritmo allarmante, con circa due nuove diagnosi al giorno, raggiungendo un totale di 46 persone in poche settimane.
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