Mario Draghi tira dritto sull'aumento delle spese militari al 2% del Pil nel rispetto degli impegni Nato e ottiene il sostegno di Mattarella dopo un colloquio al Quirinale.
Sfumata la possibilità di un accordo tra i partiti di maggioranza, in commissione il governo ha accolto l'ordine del giorno di FdI sul raggiungimento della soglia prevista dall’Alleanza atlantica per la difesa. Scelta giudicata “inaccettabile” dai parlamentari M5s.
Prima dell’incontro con il Capo dello Stato, Draghi ne aveva parlato con Giuseppe Conte. Un’ora e mezza di colloquio - molto teso secondo quanto si racconta - durante il quale Draghi avrebbe sottolineato che non ci si può sottrarre agli impegni con la Nato, pena il far venir meno il patto che tiene in piedi la maggioranza.