Una lite furiosa in famiglia. Poi esce e devasta un bar e aggredisce i clienti. Quando vede l'arrivo dei carabinieri scappa e semina il panico in un altro locale. E quando viene fermato dai militari non si placa: danneggia la caserma e fai suoi bisogni negli uffici.
Ecco un altro giorno di ordinaria follia a Roma. Dopo il serial killer di Prati che in poche ore ha accoltellato a morte tre donne e dopo la strage di Fidene di domenica mattina con un uomo che ha sparato all'impazzata uccidendo 3 donne e ferendo altre 4 persone al termine di una riunione di conodomio, solo il caso ha voluto che ieri mattina non si consumasse un'altra strage: bastava davvero poco per far precipitare la situazione. D'altronde, secondo la nuova classifica della qualità della vita del Sole24 ore, Roma è la città più litigiosa d'Italia.
E' successo alla Magliana. Erano circa le 11 quando al 112 è arrivata una richiesta di aiuto. Un uomo, G.D.L di 44 anni, ha fatto irruzione nel bar Mazzaroni in via della Magliana 110. Era in evidente stato di alterazione: ha danneggiato il locale e ha aggredito clienti e passanti. Quando ha visto arrivare la gazzella dei carabinieri ha provato a scappare e si è rifugiato in un altro bar più avanti. Con l'aiuto di altre pattuglie, i militari sono riusciti ad accerchiarlo e poi a bloccarlo.
Portato nella caserma di Villa Bonelli l'uomo, già conosciuto alle forze dell'ordine, non si è affatto calmato: ha danneggiato i locali arrivando anche a urinare negli uffici. Alla fine è intervenuta anche un'ambulanza che lo ha trasportato in codice rosso al San Camillo dove i medici gli hanno riscontrato un elevatissimo tasso alcolico e lo hanno sottoposto anche agli esami tossicologici per capire se abbia ingerito anche farmaci o sostanze stupefacenti.
I carabinieri, invece, hanno scoperto che prima di fare irruzione nel bar l'uomo, che è in libertà vigilata presso una struttura terapeutica, si era allontanato e si era già reso protagonista in mattinata di una violenta lite in casa della madre dove era dovuta intervenire le volanti della polizia.