Dal carburante alla tazzina di caffè raffica di aumenti, aziende a rischio tracollo Cronaca

Dal carburante alla tazzina di caffè raffica di aumenti, aziende a rischio tracollo

Dal distributore alla panetteria, alla tazzina di caffè: se caro energia e aumenti delle materie prime sono un conto già di per sé salato per le tasche di imprese e famiglie, la conseguenza è un effetto domino sul lavoro di tutti i settori.

Dal 1° marzo la tazzina di caffè si beve a 1 euro e 20 e un chilo di pane arriva a 3 euro, mentre benzina e gasolio sono alle stelle: superato il tetto dei 2 euro al litro. L’Osservatorio prezzi del ministero Sviluppo registra, negli impianti cittadini, benzina self tra 2 e 2,32 euro al litro (con qualche eccezione intorno a 1,90), prezzo che sale ancora per il servito. Per il gasolio, si va da 2,17 a 2,32 euro al litro per il self (con pochi impianti al di sotto dei 2 euro), fino a 2,39-2,40 per il servito. Ma le oscillazioni sono continue. Una situazione che preoccupa, a cascata, tutti i settori.

Per l’autotrasporto «con il caro carburante il momento è drammatico e rischia di mandare a rotoli le imprese di trasporti».

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