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Automobilisti in rivolta: dal 1° ottobre 2025 nuovi obblighi

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    L'autunno porta con sé non solo il cambio delle foglie, ma anche nuove normative che stanno scatenando reazioni contrastanti tra gli automobilisti italiani. Le nuove disposizioni, che entreranno in vigore il 1° ottobre 2025, sono state introdotte con l'intento di migliorare la situazione ambientale, ma hanno suscitato malcontento tra i conducenti.

    La nuova normativa impone un divieto di circolazione ai veicoli diesel Euro 5 nel Bacino Padano, una delle zone più inquinate d'Europa, dal lunedì al venerdì, dalle 8:30 alle 18:30, fino al 15 aprile 2026. Questo provvedimento è stato stabilito dal decreto 121 del 2023 per combattere l'inquinamento atmosferico in regioni come Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna.

    Per verificare se il proprio veicolo rientra in questa categoria, gli automobilisti possono consultare la sezione V.9 del libretto di circolazione. La misura interessa un numero significativo di cittadini; ad esempio, solo in Piemonte, sono circa 250 mila i veicoli interessati.

    Di fronte a questa situazione, il Governo italiano, rappresentato dal ministro Matteo Salvini, sta considerando un emendamento per sospendere temporaneamente il blocco, criticando le direttive del Green Deal europeo. Nel frattempo, per agevolare coloro che non possono sostituire il proprio veicolo, è stato introdotto il sistema Move-In (Monitoraggio Veicoli Inquinanti), che attraverso un dispositivo GPS consente deroghe al divieto, limitando la circolazione a un certo numero di chilometri annui.

    Queste misure cercano di equilibrare la necessità di ridurre l'inquinamento con le esigenze di mobilità dei cittadini. Tuttavia, sarà necessario valutare a lungo termine se queste iniziative porteranno a una significativa diminuzione dell'impatto ambientale e contribuiranno a rinnovare la sostenibilità del parco auto nazionale.

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