Il cambiamento nella vita affettiva dei detenuti
La legge numero 26 del 1975 ha impostato per molto tempo il quadro normativo riguardante la vita carceraria in Italia, includendo il divieto di mantenere relazioni intime per i detenuti con i loro partenri. Questa regola, giustificata da necessità di sicurezza e ordine, ha limitato per anni la possibilità per i detenuti di esprimere e vivere liberamente i loro legami affettivi.
Recentemente, però, si è assistito a una significativa evoluzione nella sensibilità giuridica e sociale verso i diritti affettivi dei prigionieri. Una storica sentenza della Corte Costituzionale ha infatti invalidato tale divieto, garantendo ai detenuti il diritto di condividere momenti di intimità con il loro coniuge.
Questo rappresenta un vero cambiamento di paradigma che porta a riconsiderare completamente l'approccio alla gestione della vita emotiva dei detenuti, sottolineando che anche in contesti di detenzione, i diritti individuali non possono essere completamente negati.