Poesie

"Lettere", incantevole poesia di Alda Merini

  • Lettere

    Rivedo le tue lettere d’amore

    illuminata adesso da un distacco,

    senza quasi rancore.

    L’illusione era forte a sostenerci,

    ci reggevamo entrambi negli abbracci,

    pregando che durassero gli intenti.

    Ci promettemmo il sempre degli amanti,

    certi nei nostri spiriti divini.

    E hai potuto lasciarmi,

    e hai potuto intuire un’altra luce

    che seguitasse dopo le mie spalle.

    Mi hai resuscitato dalle scarse origini

    con richiami di musica divina,

    mi hai resa divergenza di dolore,

    spazio, per la tua vita di ricerca

    per abitarmi il tempo di un errore.

    E mi hai lasciato solo le tue lettere,

    onde io le ribevessi nella tua assenza.

    Vorrei un figlio da te,

    che sia una spada lucente,

    come un grido di alta grazia,

    che sia pietra, che sia novello Adamo,

    lievito del mio sangue

    e che dissolva più dolcemente

    questa nostra sete.

    Ah se t’amo!

    Lo grido ad ogni vento

    gemmando fiori da ogni stanco ramo,

    e fiorita son tutta

    e di ogni velo vò scerpando il mio lutto

    perché genesi sei della mia carne.

    Ma il mio cuore trafitto dall’amore

    ha desiderio di mondarsi vivo,

    e perciò, dammi un figlio delicato!

    Un bellissimo vergine viticcio

    da allacciare al mio tronco.

    E tu, possente padre,

    tu olmo ricco di ogni forza antica,

    mieterai dolci ombre alle mie luci.

    Alda Merini

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