Di Zika virus si continua a parlare molto e a sapere molto poco. La notizia del primo caso registrato in Europa, una donna incinta spagnola che però proveniva dalla Colombia, ha fatto aumentare ulteriormente l’attenzione mediatica sul fenomeno. Inoltre, recentemente è stato osservato che ci sono seri motivi per sospettare che l’infezione si trasmetta per via sessuale, facendo suonare un altro campanello d’allarme.
EMERGENZA INTERNAZIONALE
Sul fatto che si tratti di un’emergenza pubblica di interesse internazionale c’è poco da dubitare, dato che al riguardo si è pronunciato lo stesso Comitato d’Emergenza convocato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Cionondimeno l’argomento resta della massima delicatezza in ragione dei tanti punti oscuri che presente ancora.
ZIKA VIRUS: COSA NON SI SA…
Il Comitato d’Emergenza è concorde nell’affermare che si sospetta che esista una correlazione tra l’infezione da Zika virus durante la gravidanza e lo sviluppo di microcefalia o di altri disordini neurologici: ciononostante va ricordato che non è stata ancora individuata alcuna prova scientifica di questo rapporto. Questo significa, detto in termini ancora più semplici, che non c’è alcuna sicurezza rispetto al fatto che il virus sia responsabile delle malformazioni a carico del feto; ma soprattutto – sottolineano gli esperti – che è necessario coordinare le unità internazionali di ricerca per indagare e giungere ad un risultato nel minor tempo possibile.