A soli dieci anni, ha avuto la prontezza ed il coraggio di prendere il telefono, chiamare i carabinieri per avvertirli che sua mamma era a terra immobile, picchiata da suo padre. «Venite, fate presto, ho paura. Il papà ha fatto del male alla mamma, è per terra e non si muove» ha detto il bambino di Montebelluna, provincia di Treviso, una sera di luglio di due anni fa. La donna era stata colpita da un pugno sul viso sferrato dal marito, durante un litigio ed il bambino, in soccorso della mamma, ha subito chiamato il 112, scrive il Corriere Veneto.
A distanza di due anni, è arrivata la sentenza nei confronti dell'uomo violento, arrestato subito dopo la denuncia del figlio, poi sottoposto al divieto di avvicinamento alla casa familiare e alla parte offesa, infine a processo con le accuse di maltrattamenti familiari e lesioni personali aggravate e la sentenza di condanna a 3 anni e 6 mesi di reclusione.
Nei 15 anni di matrimonio, i litigi tra i due coniugi erano stati crescenti, il 40enne aveva frequenti problemi legati all'alcol, che peggiorava la situazione e lo spingeva a comportamenti sempre più violenti nei confronti della moglie, spesso umiliata e persino obbligata a non avere rapporti con la sua famiglia di origine.
Maltrattamenti che la sera di luglio del 2020 si sono trasformati in una violenta lite, sfociata nel pugno sul viso alla donna, caduta a terra e svenuta, ma l'incredibile sangue freddo del bambino di 10 anni ha evitato conseguenze ben peggiori, chiamando i carabinieri di nascosto dal padre, fornendo cognome ed indirizzo di casa.
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