Le auto erano la sua grande passione da quando era bambino. Rosario Leto aveva 16 anni ed è morto sabato notte vicino
Corleone, nel Palermitano, in un terribile incidente stradale. Aveva preso di nascosto l'auto del padre, senza dirgli nulla ed era uscito con la fidanzatina, Giulia Sorrentino, da poco maggiorenne, morta anche lei. Insieme a loro anche due amici di 19 e 17 anni, estratti vivi dall'abitacolo e portati con l'ambulanza al pronto soccorso: le loro condizioni non sarebbero gravi. E' giallo su chi fosse alla guida al momento dello schianto: Rosario, che voleva far vedere alla ragazza la sua abilità di pilota o l'amico maggiorenne?
I carabinieri stanno effettuando i rilievi tecnici e attendono di interrogare i due giovani sopravvissuti feriti e ancora sotto choc. All'alba di domenica i genitori di Rosario sono stati svegliati dalla telefonata dei militari dell'Arma che li avvisava dell'incidente. Si sono accorti solo allora che da casa mancava il secondo mazzo di chiavi dell'auto di famiglia. Poi la corsa in ospedale e la notizia della morte del figlio e di Giulia.
La Procura di Termini Imerese, che indaga, ha disposto l'autopsia sui due corpi che, insieme agli accertamenti dei carabinieri, chiariranno la dinamica di un incidente che ha sconvolto la comunità di Corleone. Le prime ricostruzioni dei vigili del fuoco e del personale sanitario del 118 raccontano di un'auto che viaggiava a velocità molto elevata. Dopo una curva, chi era alla guida avrebbe perso il controllo. Gli sportelli dell'auto si sono aperti e Gliulia e Rosario sono stati sbalzati a 20 metri dalla macchina che è finita in una scarpata vicino a un ruscello. Sull'asfalto non c'è alcun segno di frenata. "Aspettiamo gli esiti delle indagini - spiega Antonio Di Lorenzo, legale delle famiglie delle due vittime -. Per i miei assistiti è una tragedia indicibile, per chi è ancora vivo un dolore immenso".
"La nostra comunità è in lacrime. L'amministrazione comunale esprime il proprio cordoglio e si stringe, in questo momento di grande dolore, alle famiglie dei due giovani", dice il sindaco di Corleone Nicolò Nicolosi che, interpretando il sentimento della cittadinanza, in segno di rispetto e di partecipazione al dolore delle famiglie, ha proclamato per il giorno dei funerali dei due ragazzi.
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